Pubblicato in origine su Domus 442 / settembre 1966
Una personale di A. e P. G. Castiglioni
Un nuovo prototipo (la macchina fotografica per ragazzi), una rassegna di mobili disegnati dal '50 al '66 (in mostra al Centro Fly di Milano) e la documentazione di due allestimenti (per la RAI alla Fiera di Milano, 1965 e 1966) ci danno l'occasione di una nuova visione 'personale' e 'retrospettiva' del design dei Castiglioni, che ci informa sui progetti più recenti e ci dimostra insieme come le invenzioni passate non decadano.
Macchina fotografica per ragazzi, 1966
Per i ragazzi, non una macchina economica che si finge di lusso, come avviene (con finta pelle, finto acciaio, finto esposimetro, finti indici grafici, ecc.) ma una macchina che si caratterizza e distingue per la sua propria e nuova forma, possibile solo in plastica. E che attrae non per 'mimetismo', ma per allusione fantastica (Al mondo fantascientifico ...).
Il corpo in materia plastica antiurto, (misure: base 12 cm, altezza 8,5 cm, profondità 7 cm), è formato da due gusci: uno costituisce la parte frontale (con l'obiettivo, il visore, l'otturatore, le manopole di trazione della pellicola) e contiene tutti i meccanismi; l'altro guscio funge da coperchio apribile, per l'inserimento della pellicola, e porta la spia di numerazione dei fotogrammi, il mirino, e una slitta per l'inserimento del microlampo.
Il sedile Allunaggio, 1966
Presentato alla personale dei Castiglioni presso il Centro Fly a Milano, un bellissimo sedile, di grande leggerezza e di "massimo ingombro": è in metallo stampato, con le tre gambe in tubo di acciaio; il tutto è verniciato a fuoco; tre larghi dischi in plastica elastica al termine delle gambe distribuiscono il peso.
Le invenzioni di Achille e Pier Giacomo
Anche se il tempo passa, le vere invenzioni restano attuali, come dimostrano i mobili, le lampade e gli allestimenti di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, pubblicati su Domus, con sguardo personale e retrospettivo, nel settembre del 1966.
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- 09 giugno 2012
Il mobile Rampa su ruote, 1965
Il mobile Rampa ha due fronti: un fronte si presenta come una gradinata (con piani di appoggio rivestiti in cristallo); l'altro come una scaffalatura a ripiani, ripiani che aumentano di profondità verso il basso perché ricavati nel rovescio dei gradoni.
Montato su ruote in nylon, il mobile può essere avvicinato al tavolo da pranzo quale mobile di servizio; oppure, se sistemato nel soggiorno, da un lato può servire per portare e raccogliere oggetti (ceramiche, ecc.) e dall'altro come libreria o bar o scrittoio (vedi la piccola ribalta). Produzione Bernini
Il tavolino Cacciavite, 1966
Smontabile come un giocattolo. Il piano (52 x 65 cm) è in legno di betulla trattato con vernice pigmentata di colore nero, con angoli arrotondati e bordo incassato. Sulla parte inferiore del piano, ai quattro angoli, sono applicate delle mezze sfere in legno massiccio con un foro filettato nel quale si avvitano le gambe, di faggio lucidato (le gambe hanno sezione esagonale, come le impugnature di molti utensili). Produzione Bernini
Mobili vetrina, 1966
Sono vetrine angolari, a settore di cerchio, che accostate una all'altra possono formare vetrine cilindriche, o semicilindriche, e che si possono anche comporre con vetrine rettilinee.
Sono realizzate con paniforti multistrati, trattati con vernice pigmentata, e con piani di appoggio e di chiusura in lastre di cristallo molato, piane o curvate. Le parti di legno e di cristallo sono semplicemente accostate fra loro: due sole borchie metalliche, a vista, permettono di montare e smontare completamente la vetrina. L'interno è accessibile dall'alto, togliendo il piano di cristallo superiore. Produzione Bernini
Una sedia pieghevole, 1963
Dietro la famosa lampada Arco del 1962, una seggiolina pieghevole con struttura in faggio curvato, schienale e sedile in compensato stampato ricoperto in feltro pesante. Il disegno di questa sedia riprende il modello Thonet del 1927, modificandolo nelle dimensioni e nelle rifiniture per adattarlo alle esigenze specifiche di una sedia per tavolo da pranzo o scrittoio.
Produzione Bernini
Quattro ripiani sospesi a parete, 1966
l quattro ripiani – in compensato di betulla a forte spessore, placcati con laminato fenolico naturale – sono sostenuti da quattro cardine metalliche che si riuniscono nel punto di attacco; che è una piastrina in ottone satinato fissata a parete. Produzione Bernini
La lampada Sciuko, 1966
È una lampada scatolare in lamiera verniciata a fuoco con lente prismatica in vetro ottico pressato. Un supporto mobile in tondino metallico cromato permette di dare alla lampada l'orientamento voluto e di poterla usare come lampada da tavolo, da parete e a sospensione a soffitto. Il coperchio per la ventilazione contiene
l'interruttore che viene azionato ruotando il coperchio stesso. Produzione Flos
Un radiofonografo stereofonico, 1963
Il corpo centrale contiene il giradischi e il complesso ricevente con due
sintonie per AM e FM. Lateralmente sono agganciate due casse acustiche con altoparlanti, che si possono anche sovrapporre al corpo centrale, rinchiudendovi il giradischi. L'involucro dell'apparecchio e degli altoparlanti è in legno laccato. Il piede è in fusione di alluminio. Produzione Brionvega
La lampada a parete Padina, 1966
È un semplice riflettore: la superficie ondulata interna si raccorda perimetralmente con la superficie esterna, liscia e bombata, formando un involucro che contiene il portalampade. L'involucro è ottenuto con una unica lastra di alluminio, tornita e lucidata a specchio. La lampadina è in vista e la sua luce si moltiplica in una serie di cerchi luminosi concentrici. Produzione Flos