Pubblicato in origine su Domus 476/luglio 1969
In futuro tutti zingari?
Si è visto – dice Helmuth Schulitz
– che (in America) l'aumento del
"tempo libero" e della disponibilità
di denaro aumenta la mobilità
della società ma a questa mobilità,
a questo piacere di cambiare di
sede e di cambiare di ambiente, non
corrisponde una adeguata mobilità
delle attrezzature per abitare.
Come teorica è la 'flessbilità'
Delle attuali abitazioni stabili, che in
realtà non sono in grado di seguire
con rapidi cambiamenti degli spazi
le mutevoli necessità delle famiglie, così teorica è la 'mobilità'
delle attuali abitazioni "su ruote"
che in realtà sono così difficili a
spostarsi che stanno sempre ferme
E così avverrà – dice Schuitz – che
un numero crescente di persone
avrà più di una casa fissa (in
città, al mare ecc.) e più di un'automobile (auto piccola per città, auto
grande per viaggio roulotte per
vacanze) come mezzo di collegamento.
Tante macchine ferme, tanti locali vuoti cioè tanti 'contenitori'
(mobili e non, attrezzati e non)
periodicamente inutilizzati. Non è
ragionevole allora pensare a un sistema unico che raccordi tutti i
'contenitori' (casa, auto roulotte
garage, parcheggio) di cui ci serviamo per abitare e per spostarci?
Mobile Housing System
Nel 1969 Domus dedicava la copertina del numero di luglio all'utopica proposta di una abitazione modulare scomponibile.
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- Helmut C. Schulitz
- 02 giugno 2011
Così Schulitz propone una formula
di abitazione modulare 'scomponibile' in parti fisse e in parti mobili (su ruote con o senza motore).
Fisso e inamovibile sarà il grande
'contenitore' centrale, un ambiente con funzione non specifica, inserito stabilmente in una "struttura di servizio", una grande incastellatura
e collegato agli impianti: mobili, e
quindi agganciabili e sganciabili
dal contenitore fisso, i contenitori
minori, contenitori su ruote, attrezzati per funzioni specifiche, cioè la
cellula-letto, la cellula-bagno, la cellula-cucina (che si possono variamente combinare fra loro) e la cellula-automobile, se cosi si può dire.
Questa speciale mini-auto a due posti quotidianamente si sgancerà dal l'alloggio per girare nella città, e si riaggancerà la sera (i due sedili, girevoli e scorrevoli su guide, fungono da poltrone nel 'soggiorno'), ovvero, in tempo di vacanze, farà da motrice al rimorchio formato dagli altri contenitori su ruote. I disegni mostrano queste possibilità di agganciamento, sganciamento, abbinamento dei contenitori, e mostrano anche come questa formula S, adatti alla necessaria flessibilità degli alloggi, entro la "struttura di servizio". Struttura che potrà essere a molti plani e, come un casellario, variamente riempita dal contenitori inseriti. (I contenitori su ruote ma senza motore, che vengono mossi solo nelle occasioni dei viaggi, son collocati al loro posto per mezzo di gru. Le mini-auto salgono e scendono per montacarichi).
Alla mobilità, a questo piacere di cambiare di sede e di cambiare di ambiente, non corrisponde una adeguata mobilità delle attrezzature per abitare.