La Hoya è una gola situata ai margini del quartiere storico di Alméria — città spagnola situata nella comunità autonoma dell’Andalusia — tra le colline dell’Alcazaba e San Cristóbal. Questa valle naturale fu occupata durante l’alto Medioevo da un quartiere in seguito fu abbandonato, trasformandosi gradualmente in uno spazio agricolo che nel corso dei secoli si è evoluto fino al suo declino, diventando un terreno vuoto e dimenticato.
Il restauro paesaggistico di una valle ad Almeria, in Spagna
Lo studio di architettura e paesaggio Kauh ha recentemente completato il progetto di un parco urbano in un sito con una lunga storia.
Foto Fernando Alda
Foto Fernando Alda
Foto Fernando Alda
Foto Fernando Alda
Foto Fernando Alda
Foto Fernando Alda
Foto Fernando Alda
Foto Fernando Alda
Foto Fernando Alda
Foto Fernando Alda
View Article details
- Romina Totaro
- 02 febbraio 2024
Lo studio di paesaggio Kauh ha sviluppato per l’area un delicato progetto di restauro paesaggistico, dove rigenerazione ambientale e reinterpretazione spaziale si intrecciano per definire questa proposta, che mira alla riscoperta di un luogo già fortemente caratterizzato dai limiti naturali e antropici che lo circondano. Il parco è infatti delimitato dalla collina dell’Alcazaba a sud-ovest, dalla collina di San Cristobal a nord-est, dal Muro di Jayrān a nord-ovest e dalla Diga di Calle Luna a sud-est.
Il dislivello della depressione naturale viene risolto attraverso una sequenza di terrazzamenti preesistenti, ripristinando i loro muri a secco con pietre aggiuntive provenienti, come tutti i materiali naturali impiegati in questo progetto, dai cumuli di scarti delle cave vicine. Scale e rampe sono state implementate su questi muri per definire percorsi e fornire accesso ai diversi livelli. I percorsi sono accompagnati da una rete ripristinata di canali d’acqua che un tempo fornivano irrigazione ai diversi coltivi coltivati sui terrazzamenti, mentre le due piscine che fungevano da serbatoi per questo sistema sono state nuovamente messe in uso.
Ai piedi degli alberi sono stati piantati fiori mediterranei selvatici per proteggere il suolo e contribuire alla biodiversità animale, attirando insetti e fungendo da rifugio per i camaleonti. La terrazza corrispondente al livello in cui sorgeva l’ex fattoria è diventata un orto di verdure e fiori, mentre quella che si interseca con il belvedere sopra la diga è concepita come una passeggiata organica che ricorda il momento in cui la vegetazione spontanea prevale sfumando l’ordine lineare dei terrazzamenti coltivati.