Il quartiere settentrionale di Bovisa, a Milano, è iconograficamente segnato nella memoria collettiva da alcune tracce di archeologia industriale, i gasometri e la grande centrale termica, racchiuse in un’area che viene chiamata localmente la Goccia – denominata così perché delimitata fisicamente dai binari della ferrovia di gronda nord. Qui, pochi giorni fa, Renzo Piano ha presentato un nuovo Masterplan che ridisegnerà una superficie territoriale complessiva di 32 ettari. Alla presenza del Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, del sindaco Giuseppe Sala, l’architetto ha infatti presentato il progetto del polo universitario a trazione scientifica, destinato non solo alla comunità degli studenti, previsto per essere completato entro il 2026.
Il nuovo campus firmato da Renzo Piano cambia il volto di Milano Bovisa
L’architetto premio Pritzker ha recentemente presentato il masterplan Bovisa-Goccia per un nuovo campus universitario del Politecnico di Milano, con venti nuovi edifici e un’area interessata di quasi 60 ettari.
Courtesy RPWB
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- Romina Totaro
- 30 novembre 2022
Il progetto dello studio RPBW è frutto di un accordo pubblico-privato, comprendendo una superficie in parte proprietà del Comune (23,4 ettari), e in parte del Politecnico di Milano (9,1 ettari), a ridosso di un bosco di 24 ettari. In questo complesso sito, saranno quindi costruiti venti nuovo edifici, alti ciascuno 16 metri e realizzai prevalentemente con una struttura portante lignea. In pianta, i nuovi volumi sono disposti linearmente sulle tracce delle preesistenze. Nei circa 105.000 mq costruiti verranno allestite aule per la didattica, laboratori e una sala conferenze.
“L’essenza di questo progetto era già scritta in quel luogo” ha dichiarato Piano durante la presentazione del progetto. “L’idea era già lì che non aspettava altro. Intanto il bosco con quegli alberi maestosi. Poi le tracce della fabbrica sul terreno, quegli antichi edifici a testimoniare la memoria dei luoghi e il loro DNA”. Già ribattezza Campus Nord, il complesso sarà caratterizzato da un’elevata permeabilità, grazie alla scelta di optare di per livelli terra definiti da vetrate, con il dichiarato obiettivo di facilitare le occasioni di scambio con l’intera comunità. Un traguardo al quale dovrebbero contribuire anche le annunciate opere a livello infrastrutturale, a partire dal futuro asse ciclo pedonale e al rinnovamento delle stazioni del trasporto pubblico Bovisa e Villapizzone.