L’abbiamo già sentito dire molte volte: se il 2G, il 3G e il 4G puntavano a connettere le persone, il 5G riguarda la connessione delle cose. Tra gli oggetti che presto saranno sempre connessi, le automobili sono molto in alto in termini di priorità. Per i maggiori player dell'industria mobile i tempi sono maturi per delineare pubblicamente i propri piani di espansione dal mobile alla mobilità, esportando le innovazioni sviluppate nel settore smartphone ad altri segmenti, mobilità e automotive in testa.
Al Mobile World Congress 2022, la tendenza era evidente. Il produttore di automobili elettriche Fisker, ad esempio, aveva un proprio stand (costosissimo) dove ha mostrato al pubblico la nuova Ocean che uscirà a fine 2022, a due passi dall’area di Nokia e a pochi metri dagli smartphone e IoT di Xiaomi.
“L’Europa è essenziale per la nostra azienda mentre lavoriamo per l’inizio della produzione a novembre in una fabbrica a zero emissioni in Austria”, ha detto Henrik Fisker, spiegando la presenza dell’azienda al tradeshow. “Puntiamo a realizzare il veicolo più sostenibile del mondo e a iniziare le consegne in Europa quest’anno. In definitiva, ci aspettiamo di vendere 60.000 unità all’anno nella regione”.
Le auto connesse erano uno dei temi caldi anche allo stand di Qualcomm. Al MWC 2022, il produttore di chip ha mostrato la sua tabella di marcia per i prossimi anni, delineando un futuro in cui le innovazioni portate dal 5G e dai chip per l’Intelligenza Artificiale si espanderanno oltre il mobile e sconvolgeranno settori come la produzione industriale e l’industria automobilistica. Mentre non è ancora chiaro quando innovazioni come le auto a guida autonoma e i veicoli 5G interconnessi faranno parte della nostra vita quotidiana, la rivoluzione software-driven del settore è già iniziata. I principali attori ammettono che prodotti come la piattaforma Snapdragon Automotive di Qualcomm stanno già contribuendo a rimodellare i fondamenti del design delle auto, che vanno già oggi ripensate come veicoli software-defined (SDV).
“Passeremo da un’auto con centinaia di chip, ognuno dei quali si occupa di una specifica funzione dell’auto, a un’architettura basata su pochi chipset principali”, ha detto Thierry Cammal, direttore di Renault Software Labs, durante un Q&A dopo il keynote di apertura di Qualcomm. “Questo sta già accadendo, e abbiamo iniziato a ripensare il modo in cui progettiamo l’architettura delle nostre auto per accogliere questo cambiamento”. Secondo Cammal, questo nuovo modo di concepire l’architettura dell’auto cambierà anche la percezione del valore del mezzo, che potrebbero costare di più ma mantenere la propria quotazione più a lungo, grazie ai miglioramenti software che le aziende saranno in grado di fornire durante la vita del veicolo.
Una strategia non troppo diversa da quella di Tesla, con una serie di passaggi simili a quelli che abbiamo visto nell’industria della telefonia mobile con l’iPhone e la crescita di produttori Android che hanno seguito Apple negli anni successivi. Un parallelo che ben si addice al ruolo di Qualcomm, considerando che i chip Snapdragon sono quelli che hanno permesso l’evoluzione industriale della maggior parte dei concorrenti di Apple negli ultimi dieci anni. L’azienda di San Diego è pronta a replicare lo stesso copione con l’industria automobilistica.