Abitare il mare. Un mito che nei secoli ha trasceso quello atlantideo introdotto da Platone, generando perimetri di convivenza tra l’uomo e l’acqua. Generando metropoli anfibie come Venezia e Amsterdam, Recife e Suzhou; e creando delle città sospese sull’acqua, versione acquatica delle miniere, con le piattaforme petrolifere. Pur solcato da rotte navali da millenni, il mare non è mai stato del tutto spogliato di una sensazione di libertà. Ed ecco le navi-casinò al largo delle coste, o gli esperimenti danzereccio-autarchici dell’Isola delle rose, una piattaforma piantata nel mezzo dell’Adriatico dove si andava anche a ballare. Ed è di questo decennio l’inaugurazione di Little Island, un’isola artificiale sull’Hudson, a New York, pensata come luogo ricreativo, che potrebbe diventare però il prototipo di altre strutture simili in un futuro prossimo.
Le tecnologie di oggi rendono più vicina di prima la possibilità di abitare il mare, e più forte il sogno di farlo. Un sogno la cui narrazione è fortemente legata alla crisi climatica, destinata a ridefinire nei prossimi decenni molte coste, e quello che, da esse, ci aspettiamo di fare. Ma il mare, ormai da decenni, è anche lo sbocco più facile da immaginare per città-stato a grande densità abitativa che non trovano più spazio nell’entroterra.
Abbiamo raccolto una serie di progetti che raccontano tutto questo: solo progetti, per ora; ma presto potremmo vederli riplasmare il pianeta.
Dubai Reefs: la barriera corallina artificiale più grande al mondo
Lo sviluppatore Urb – dichiaratamente in prima linea nella progettazione di città sostenibili a zero impatto – ha presentato quello che a oggi è il progetto di recupero marino più esteso al mondo.
Situato a Dubai, si tratta di piattaforme galleggianti dedicate a ricerca e rigenerazione marina, con una parte dedicata all’eco-turismo. Continua a leggere
Una città galleggiante per rendere gli oceani una nuova zona economica
La startup giapponese N-Ark ha presentato Dogen City, una città galleggiante capace di ospitare 40mila persone. Continua a leggere
Una nuova città galleggiante nel cuore delle Maldive
Arcipelago di 1.190 isole basse, le Maldive sono una delle nazioni risaputamente più vulnerabili al cambiamento climatico. L’80% della sua superficie è infatti a meno di un metro sopra il livello del mare e, secondo le proiezioni, l’innalzamento del livello del mare fino a un metro entro la fine del secolo potrebbe sommergere quasi tutto il Paese. Continua a leggere
Una città portuale galleggiante in Arabia Saudita
A Neom, la stessa area nella città verticale The Line, verrà costruita Oxagon, una città portuale sull'acqua progettata per sfruttare i trasporti marittimi che attraversano il Canale di Suez. Continua a leggere
Floating City, un dispositivo d’aiuto contro i cambiamenti climatici
Luca Curci Architects, in collaborazione con il designer Tim Fu, presenta un nuovo caratterizzato da piattaforme funzionali interconnesse e alimentate interamente da energia rinnovabile. Continua a leggere
Little Island, un futuristico parco galleggiante, apre a New York
Little Island, originariamente chiamato Pier 55, è stato progettato da Thomas Heatherwick e Signe Nielson dello studio di architettura Mnla per offrire una varietà di spazi e esperienze mentre si gode una vista mozzafiato della città dall’acqua.
Costruito su 132 colonne di cemento a forma di tulipano, il progetto da 260 milioni di dollari è il primo nuovo parco ad aprire in città dall’inizio della pandemia. Continua a leggere
In Arabia Saudita un parco divertimenti estremo su una piattaforma petrolifera
Finanziato dalla saudita Public Investment Fund, l’Extreme Park – come lo chiamano – comprenderà montagne russe, zip line e scivoli acquatici, così come tre hotel, per un totale di 800 camere, e 11 ristoranti, sparsi su varie piattaforme connesse tra loro. Per i viaggiatori di lusso sarà possibile arrivare in elicottero, così come in megayatch, grazie a un porto da 50 ormeggi. Continua a leggere
Un nuovo sistema flat-pack per case galleggianti
Arriva dalla Danimarca, da uno studio specializzato in architettura marittima, un nuovo sistema per la costruzione di edifici galleggianti, più flessibile e più sostenibile dei dispositivi usati tradizionalmente. Chiamato Land on Water, il progetto consiste in contenitori modulari che possono essere riempiti con vari elementi di galleggiamento, in modo simile a come i gabbioni vengono utilizzate nell’industria edilizia. Continua a leggere