Manabu Miyasaka, vice governatore della capitale giapponese, ha recentemente presentato un ambizioso progetto per costruire una città futuristica creando più terra dove attualmente c’è acqua. Chiamato Tokyo Bay eSG Project, ha l’obiettivo di aumentare la competitività a livello internazionale creando una città sostenibile e adottando tecnologie digitali all’avanguardia.
Con il progetto si prevede di estendere un appezzamento di terreno inutilizzato al centro della baia fino a raggiungere 1.000 ettari, con circa un quinto dello sviluppo completato finora. L’area attualmente non popolata ha ospitato gare di canoa e di canottaggio durante le Olimpiadi di Tokyo del 2020, e ora viene utilizzata per lo stoccaggio di container e per il trattamento dei rifiuti.
Miyasaka e il suo team inizieranno a invitare le aziende in loco per eseguire programmi pilota che portino soluzioni alle sfide delle grandi città. Entro la metà di ottobre cercheranno di attirare circa nove aziende che si concentreranno su nuove tecnologie come la riduzione della congestione del traffico e delle emissioni serra o la generazione di energia pulita.
Secondo il governo metropolitano, il progetto eSG della baia di Tokyo inizierà probabilmente le prove già l’anno prossimo, e tuttora sono già 55 le aziende, università e organizzazioni già impegnate nel progetto, tra cui il produttore di giochi Konami Group Corp. e l’emittente TV Asahi Holdings Corp. Anche Toyota Motor Corp. ha annunciato lunedì la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport vicino al progetto della baia di Tokyo, la cui apertura è prevista per il 2025. L’arena, che sarà incentrata sulla tecnologia della mobilità e sulla sostenibilità, sarà utilizzata come stadio per la Toyota Alvark Tokyo, la squadra di basket professionistica sponsorizzata dalla casa automobilistica, e per altri sport.