Osannare la bellezza di Napoli è cosa facile: durante i secoli molteplici influenze – greche, romane, bizantine, normanne, aragonesi e spagnole – hanno lasciato un’impronta indelebile nella cultura della città. A livello architettonico, Napoli è un vero e proprio mosaico di stili e influenze, tra edifici rinascimentali (il Palazzo Filomarino), stile barocco (Basilica di San Paolo Maggiore, Palazzo Reale) e liberty (Teatro di San Carlo e Villa Floridiana).
Ciò che accomuna molte istituzioni museali della città a partire dagli anni ‘60 è il loro inserimento armonioso all’interno di contesti dall’immenso valore storico culturale, con il desiderio e l’obiettivo di celebrare le plurime identità di Napoli. All’interno di un unico perimetro coesistono l’eredità del passato e la sperimentazione dei linguaggi contemporanei. Abbiamo scelto sei musei, individuandoli come propulsori di un certo tipo di coesistenza temporale, formale e concettuale. Molto diversi tra loro, per tutti l’arte ha significato un mutamento definitivo della loro identità, non solo architettonica, ma anche sociale.