In Puglia l’arte si fa in cortile, tra le case popolari

Giardino project nasce al piano terra di un appartamento condominiale degli anni ’80, in un ex complesso p.e.e.p (piano edilizia economica popolare) a Trepuzzi, cittadina pugliese a 12 Km da Lecce. Il giardino residenziale a uso privato, di proprietà del curatore Giuseppe Amedeo Arnesano, diventa “un luogo domestico di confronto e ricerca relativo alle pratiche artistiche e curatoriali”, come spiega nel comunicato stampa, “ripensato ciclicamente come un’attività di giardinaggio collettivo per le arti visive”. Quando chiediamo ad Arnesano quale sia stata la risposta del vicinato risponde “Meravigliosa. I miei vicini sono abituati a queste iniziative e ormai ne sono parte attiva: ci aiutiamo a vicenda”.

Se è vero che arte è vita, è naturale che i luoghi elettivi in cui fruirla siano quelli a noi più familiari: un tempo chiese e palazzi, oggi appartamenti in città, supermercati o i cortili delle case popolari. Anche il buon vecchio white cube è da aggiungere alla lista, ma più per il suo potere anestetizzante di non-luogo, una droga a cui siamo tutti un po’ assuefatti e della quale è difficile liberarsi. A riportarci in una dimensione più umana ci pensa proprio Arnesano con il suo “giardino project”, una serie di mini residenze per artisti e curatori della durata di tre giorni, a cui è chiesto di dialogare con lo spazio e con i ritmi della quotidianità. Ogni residenza si conclude con una serata aperta al pubblico, con 25 posti disponibili, a cui si può partecipare inviando una mail.

L’edizione zero, dal titolo “Sui rami di quel microcosmo risuonano motivi aerei” si ispira alla descrizione dei giardini persiani all’interno de Le mille e una notte; giardino come luogo mistico carico di significati simbolici, spirituali e culturali. Primo ospite è stato il giovane artista Stefano Giuri ideatore di Toast Project a Manifattura Tabacchi con la performance A tu per tu con Tutankhamon, mentre domenica 9 agosto sarà la volta di Caterina Molteni, assistant curator al MAMbo di Bologna con una serata dal titolo “Pensiero che profuma di terra”.