“Pare sempre un po' assurdo, sono piacevolmente sorpresa vedere da Bolzano che queste immagini di Venezia sono giunte fino a New York... è pazzesco! Avere poi una mostra condivisa con chi ha creato un immaginario sulla città come Gardin e Roiter è davvero davvero emozionante calcolando che sono dei maestri. Insomma, io mi perdevo da ragazzina, mi immergevo nelle immagini loro, e pure D’Agostin mi ha dato molta ispirazione”.
Ha parlato così la fotografa trentina Claudia Corrent al vernissage di “Quando i Dogi”, la collettiva all’Istituto Italiano di Cultura fino al 15 febbraio. Tra le immagini dei quattro autori in mostra colpiscono quelle di Corrent, molto attiva sul suo account Instagram e allestite separatamente dalle altre, in una sala a sé in uno spazio di mezzo tra il primo e il secondo piano.
Sembra di entrare in un mondo a parte, e appunto in una piccola isola che non c’è, accessibile come luogo della mente appena girato un certo angolo di Park Avenue.
L’iniziativa della mostra avviene sotto l’egida del Consolato Generale d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura e Save Venice – l’organizzazione non profit votata dal 1966, anno del più grave innalzamento delle acque della città lagunare – che nello scorso novembre aveva organizzato una raccolta fondi per il restauro di opere danneggiate dall’acqua alta.
“Venezia è il silenzio delle calli di notte, la luce che sa di est al tramonto. Sono le sue isole che scorrono lente. È un luogo familiare, la nebbia, la luce d'estate, il colore delle pietre, il suo essere sospesa in una dimensione metafisica, indefinibile. Venezia è uno stato d’animo... che ho provato a fotografare” dice così Corrent, e questo mese nell’Upper West Side c’è una saletta in cui ci si muove tra i colori pastello e le atmosfere sfumate del territorio lagunare delle isole di Burano, Lido, Sant’Erasmo, San Francesco del Deserto, Pellestrina, Torcello. In realtà siamo a New York, sulla Sessantanovesima Strada, a un passo dal Metropolitan e Central Park, ma d’altronde come diceva Calvino “D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”.
- Mostra:
- Quando i Dogi
- Fotografi:
- Gianni Berengo Gardin, Renato D’Agostin, Fulvio Roiter, Claudia Corrent
- Organizzato da:
- ICI
- In collaborazione con:
- SAVE VENICE
- Luogo:
- Istituto Italiano di Cultura, New York, 686 Park Avenue
- Date di apertura:
- 15 gennaio-15 febbraio 2020