Le architetture di Calatrava come enormi creature marine nelle fotografie di Arnaldo Abba

I love to sail forbidden seas è una serie di fotografie scattate nella Città dell’Arte e della Scienza di Valencia: il centro culturale diventa un ambiente primordiale abitato da mostri mitologici. 

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Foto Arnaldo Abba

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I love to sail forbidden seas è il progetto fotografico di Arnaldo Abba Legnazzi, fotografo milanese che racconta la Città dell’Arte e della Scienza di Valencia. Progettato da Santiago Calatrava, il complesso culturale spagnolo è stato costruito a partire dal 1996 e inaugurato nel 1998. Comprende, tra le altre, architetture come l’Hemisfèric – che ospita un planetario – e El Palacio de las Artes Reina Sofìa, concepito per ospitare un auditorium per 1.706 persone.

Secondo il fotografo, visitare il luogo è come “precipitare velocemente in un mondo acquatico di giganti creature marine mitologiche uscite dall’immaginario di Herman Melville o Jules Verne”. Le strutture ricordano i mostri preistorici di un mondo fantastico ed è proprio su questo che Abba decide di concentrarsi: le architetture si trasformano in gusci corazzati, pinne, branchie, squame e ali. Luci e ombre marcate descrivono un ambiente dove il tempo e lo spazio scompaiono, un luogo che ci ricorda anche  “il nostro spietato e immancabile destino: nati dall’acqua, dipendenti dall’acqua per vivere, e infine dissoluti in polvere alla morte”.

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I love to sail forbidden seas Foto Arnaldo Abba

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