Se gli anni scorsi era possibile ammirare le Strandbeest (letteralmente “animali da spiaggia”) di Theo Jansen aggirarsi libere lungo la costa de L’Aia, adesso queste creature sono state imprigionate al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, dove sono in mostra fino al 19 maggio 2019.
L’artista olandese, che ha studiato Fisica applicata alla Delft University of Technology, costruisce i suoi scheletri primitivi utilizzando materiali industriali – tubi di plastica, fili di nylon e nastri adesivi – e li fa muovere grazie a un complesso sistema di pompe che sfruttano l’energia del vento, senza l’ausilio di sensori o motori.
Le sue installazioni sono una combinazione tra innovazione, sostenibilità e creatività e coniugano sapere scientifico e umanistico, arte e scienza, preistoria e postmoderno, natura e tecnologia. Non è quindi caso che l’artista olandese sia considerato da tutti come il “Leonardo Da Vinci moderno”.