In un tempo descrivibile nei termini della battuta d’arresto, in cui una gran quantità di scene urbane sembra chiudersi a qualsiasi prospettiva di intersezionalità e inclusività, di Altro o di fuori norma, le istituzioni e gli spazi d’arte sono fortemente chiamati a un riposizionamento. Dalle Officine Grandi Riparazioni, la risposta è che “Dancing is what we make of falling”, danzare è ciò che facciamo del cadere, constatazione di quanto l’arte è chiamata a fare in un tempo di crisi (in una citazione del poeta e ricercatore Fred Moten). La mostra combina le arti visuali con il respiro di un public program, nel quadro generale di una lettura critica di società e città da parte di gruppi generalmente minoritari, o mancanti di una voce adeguatamente forte.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Goldschmied & Chiari, DUMP QUEEN #1, 2008, courtesy gli artisti
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Hardeep Pandhal, A Nightmare on BAME Street, 2018. Courtesy l’artista.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Jacolby Satterwhite, Frame da Reifying Desire 3, 2014, still. Courtesy l’artista e Lundgren Gallery, Palma de Mallorca.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Loretta Fahrenholz, Frame da Ditch Plain, 2013. Courtesy l’artista
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Tracey Moffat, Frame da Lip, 1999. Courtesy l’artista e Tyler Rollins Fine Arts, New York.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Tracey Moffat, Frame da Love, 2003. Courtesy l’artista e Tyler Rollins Fine Arts, New York.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Tracey Moffat, Frame da Doomed, 2007. Courtesy l’artista e Tyler Rollins Fine Arts, New York.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Roee Rosen, The Dust Channel, 2016, Courtesy the artist and Galleria Riccardo Crespi, Milano
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Sonia Boyce e Ain Bayley, Frame da Oh Adelaide, 2010. Courtesy l’artista e APALAZZOGALLERY
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
“Dancing is what we make of falling”, Veduta delle Officine Grandi Riparazioni durante l’evento, 2018.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
“Dancing is what we make of falling”, Performers partecipanti a The Dark Side Ball, 2018.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Goldschmied & Chiari, DUMP QUEEN #1, 2008, courtesy gli artisti
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Hardeep Pandhal, A Nightmare on BAME Street, 2018. Courtesy l’artista.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Jacolby Satterwhite, Frame da Reifying Desire 3, 2014, still. Courtesy l’artista e Lundgren Gallery, Palma de Mallorca.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Loretta Fahrenholz, Frame da Ditch Plain, 2013. Courtesy l’artista
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Tracey Moffat, Frame da Lip, 1999. Courtesy l’artista e Tyler Rollins Fine Arts, New York.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Tracey Moffat, Frame da Love, 2003. Courtesy l’artista e Tyler Rollins Fine Arts, New York.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Tracey Moffat, Frame da Doomed, 2007. Courtesy l’artista e Tyler Rollins Fine Arts, New York.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Roee Rosen, The Dust Channel, 2016, Courtesy the artist and Galleria Riccardo Crespi, Milano
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
Sonia Boyce e Ain Bayley, Frame da Oh Adelaide, 2010. Courtesy l’artista e APALAZZOGALLERY
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
“Dancing is what we make of falling”, Veduta delle Officine Grandi Riparazioni durante l’evento, 2018.
"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018
“Dancing is what we make of falling”, Performers partecipanti a The Dark Side Ball, 2018.
La fuga dei personaggi subalterni dalle distopie hollywoodiane di Tracey Moffat, l’utopia CGI di Jacolby Satterwhite fatta di voguing e familiarità, l’advocacy di Wu Tsang per la comunità trans, le street crew di zombie di Loretta Fahrenholz, l’ossessione per l’aspirapolvere di Roee Rosen, la Carmen Miranda delle discariche di Goldschmid & Chiari, la critica al coloniale di Hardeep Pandal e i corpi femminili afroamericani di Sonia Boyce: tutti questi statement/un-statement di critica si uniscono ai contributi pensati appositamente per lo spazio OGR e i suoi fruitori da una serie di artisti, curatori, ricercatori, attivisti, e da una House torinese che tiene sul luogo il suo secondo ball.
Come a riaprire un nuovo capitolo per Sexuality and Space di Beatriz Colomina, è anche una critica dell’interazione tra corpo e spazio, pubblico e domestico, ad assumere una cruciale rilevanza nel dispositivo di DIWWMOF. Sottolinea uno dei due curatori, Samuele Piazza: “Nei video di Satterwhite emerge un mondo che segue leggi fisiche proprie, come i corpi dei protagonisti di Fahrenholz si insinuano invece contro i palazzi di vetro di Manhattan o le strade dissestate di una Brooklyn post uragano Sandy, ritagliandosi uno spazio, come immagini registrate da un cellulare. Il lavoro di Hardeep Pandhal trasfigura la strada su cui l’artista è cresciuto a Birmingham in una animazione. In altri casi questo rapporto è semplicemente indicale, dagli scarti prodotti dalla città, per Goldschmied e Chiari, al rimosso dei campi di detenzione dei rifugiati secondo Roee Rosen. Lo spazio fisico di mostra tenta invece di aggiungersi come safe space all’interno della città, dando voce a tante realtà esistenti sul territorio dando loro possibilità di incontro e risonanza nelle varie collaborazioni”.
- Mostra:
- Dancing is what we make of falling
- Luogo:
- Officine Grandi Riparazioni
- Indirizzo:
- Corso Castelfidardo, 22 10128 - Torino
- Date di apertura:
- 13, 21 , 28, 30 Settembre, 5, 12, 19 Ottobre 2018
- A cura di :
- Samuele Piazza, Valentina Lacinio
- Artisti e contributi:
- Tracey Moffat, Jacolby Satterwhite, Wu Tsang, Loretta Fahrenholz, Roee Rosen, Hardeep Pandhal Goldschmid & Chiari, Sonia Boyce, Ramona Ponzini, Drifters, Ligia Lewis, Benni Bosetto, Kiki House of Savoia, Dafne Boggeri, TISANA, RPW Watts, Enrico Boccioletti, Irene Dionisio, Lucrezia Calabrò Visconti, Nicoletta Vallorani, Ilenia Caleo