All’interno dell’immaginario collettivo nazionale la Basilicata non trova spazio facilmente, non riuscendo a richiamare alcun tipo di repertorio visivo condiviso. Anche nei casi in cui succede, le immagini evocate sono sempre pallide e inattuali, mancando una stretta relazione tra soggetto e territorio. Mancando, cioè, la base su cui nasce il paesaggio. Potenza 100 ha l’obiettivo di sfruttare questo vuoto occupandolo con qualcosa di inedito, in modo da approfondire lo stato del territorio e i frequenti e profondi mutamenti che esso vede in atto in questi anni.
Il corpo di lavoro è così qualcosa che racconta un territorio reale ma sconosciuto attraverso un immaginario fittizio ma estremamente blasonato (lo sci-fi, gli Stati Uniti, il cinema americano anni 90). Potenza 100 traccia una direzione tra calanchi, osservatori astronomici, dighe, paesi fantasma, centri di geodesia spaziale e pozzi petroliferi, attraverso un approccio che mette in discussione i metodi e i linguaggi della fotografia documentaria contemporanea. Lo fa adottando quei linguaggi appieno e “costruendo” con essi la documentazione di qualcosa di possibile, sebbene di formalmente indocumentabile. In Potenza 100 viene “creato” un paesaggio, l’identità di un luogo che in effetti è soltanto probabile, per evidenziare i caratteri assolutamente reali di un territorio fragile poiché di frontiera.
Roberto Boccaccino si occupa di ricerche fotografiche di lungo corso e progetti documentari. Negli anni ha ricevuto riconoscimenti internazionali tra cui il Premio ATF Fnac e il primo premio nella categoria ritratto al Årets Pressefoto (Danish Press Photo). A Palermo, è tra i fondatori di Minimum, uno spazio dedicato ai progetti per la fotografia e l’immagine.
Potenza 100 è uno dei progetti fotografici selezionati da Domusweb tra i candidati del Premio Gabriele Basilico 2018. Il concorso vuole supportare la ricerca di linguaggi visivi nella fotografica tra una nuova generazione di artisti.