Su un piano diverso, ma altrettanto potenti, sono le opere deliranti e sarcastiche di Roee Rosen. Voce critica lucidissima di un paese – Israele – in cui autocontrollo e rimozione sono alla base di molti comportamenti collettivi, come la sua installazione di disegni Live and Die as Eva Braun, esposta ad Atene, e il recente The Dust Channel esposto a Kassel: una video-operetta ambientata in una casa borghese fa emergere il rimosso e dà una forma paradossale alla regressione psicologica generata dalla paura e dall’ossessione della difesa. Le opere di Rosen sono impietose e graffianti, tanto da diventare antiestetiche e profondamente “disturbanti”. Come “disturbanti” sono i dipinti sessuati della svizzera Miriam Cahn (1949); e conturbanti sono gli autoritratti dipinti con i piedi e con la bocca della bellissima Lorenza Böttner, in origine Ernst Lorenz Böttner.
È basata invece sull’invito alla prossimità e a un’empatica partecipazione il lavoro della porno attivista Annie Sprinkle, attiva dagli anni Sessanta, con Beth Stephens. Ad Atene, Sprinkle ha organizzato una sessione di coccole in un grande letto collocato al centro dell’EMST; mentre a Kassel ha invitato il pubblico a condividere un paradossale “Ecosexual Walking Tour” basato sulla proposta di “fare l’amore con la Terra”.
fino al 17 settembre 2017
Documenta 14
Museum Fridericianum, Kassel, e varie sedi