La Fondazione Prada presenta, nella sede di Milano, due mostre a cura di Elvira Dyangani “Ose: True Value” di Theaster Gates, e “T.T.T. – Template Temples of Tenacity” di Nástio Mosquito. Theaster Gates e Nástio Mosquito sono nati rispettivamente a Chicago nel 1973 e a Luanda, Angola, nel 1981.
Gates e Mosquito
Le mostre curate da Elvira Dyangani Ose coinvolgono due artisti diversi, accomunati però dalla ricerca di una dimensione spirituale che si integra con l’attenzione per il quotidiano.
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- Gabi Scardi
- 16 agosto 2016
- Milano
Entrambi sono emersi nel panorama internazionale degli ultimi anni con opere di grande forza in cui si fondono performance, installazione e musica; e si sono presentati in modo rilevante in mostre come La Biennale di Venezia, Documenta, la Biennale di Istanbul. In entrambi l’attitudine speculativa e la ricerca di una dimensione spirituale si integrano con l’attenzione per la vita quotidiana.
Per Theaster Gates, alla base di una visione estremamente chiara ci sono le urgenze sociali e la vita della comunità, il tema del lavoro e la necessità di riaggregare ciò che l’attuale sistema economico trascura e disgrega; spinte che si traducono in poetica, ma anche in un’attività al limite dell’attivismo, comprendente la docenza – Gates è docente al Dipartimento di arti visive dell’Università di Chicago dove coordina il programma “Arts and Public Life” – la gestione di un’organizzazione non-profit da lui stesso fondata, la Rebuild Foundation, e una serie di progetti urbani a lungo termine legati all’idea di riqualificazione urbana. Dal 2008, anno della grande crisi economica, Gates porta infatti avanti un grande disegno consistente nel rilevare esercizi commerciali esausti o abbandonati, nel rivitalizzarli utilizzando materiali di risulta trovati nel luogo, o nei pressi, e nel trasformarli in luoghi di ritrovo in cui fare comunità. L’area interessata è la marginale South Side di Chicago.
Il primo edificio è stato la Archive House di Dorchester Street: un clapboard bungolow nel quale hanno trovato posto i quattordici mila libri di una libreria fallita, una collezione di diapositive e una “soul food kitchen”. Altri edifici, compresa la sede di una banca chiusa dopo un’inondazione che l’aveva gravemente danneggiata, hanno fatto seguito; gli interventi sono confluiti nel progetto comunitario tuttora in corso Dorchester Project. Negli ultimi anni l’artista è stato invitato a compiere interventi di questo genere anche in altre città, al di fuori Dorchester Project.
L’opera centrale che Theaster Gates presenta presso la Fondazione Prada è proprio una meticolosa ricostruzione dell’interno di un negozio di ferramenta abbandonato. Sul lunghissimo bancone carico di materiali ordinati, fino a poco tempo fa in vendita nel negozio, campeggia l’insegna Hardware. Seppur decontestualizzato, questo frammento di realtà rimanda a una storia locale, ed evoca la situazione del quartiere in cui il negozio era situato, la vita quotidiana e le relazioni che vi si svolgevano; e suscita considerazioni di ordine sociale ed economico. Per Theaster Gates anche gli oggetti più ordinari sono in grado di veicolare una conoscenza profonda, che riguarda non solo il loro aspetto fenomenologico, ma anche le esperienze legate al loro utilizzo. Da qui il loro vero, grande valore; e True Value è il titolo della mostra in corso. Il negozio di ferramenta costituisce inoltre per Gates una metafora: la presenza di strumenti, pinze, viti, fili e materiali adesivi rimanda all’idea di tenere insieme il mondo; un ruolo che l’artista cerca di assumere su di sé contribuendo, attraverso il proprio lavoro a una trasformazione responsabile del contesto in cui vive. Da questa postura nasce il lavoro di Gates nel suo complesso e deriva il titolo della mostra.
Le altre opere dell’artista esposte alla Fondazione Prada sono sculture fatte di argilla, ceramica, sterco di elefante o altri materiali; oggetti che fanno riferimento a una matrice africana in cui l’artista si riconosce e a una ritualità associabile al tema della fede. Il rapporto con forze che trascendono la materialità del quotidiano è, per Gates, una delle fonti di forza che l’uomo ha a disposizione. C’è poi un pavimento inclinato, composto di listelli recuperati da numerosi licei pubblici chiusi per via delle politiche neoliberiste; il pavimento è calpestabile, dunque mantiene il proprio valore d’uso; ma nello stesso tempo ha un effetto destabilizzante; di nuovo una critica all’agenda neoliberista, e una metafora che sancisce l’importanza dei materiali di scarto, che rappresentano a una forma di memoria collettiva.
L’altra mostra in corso presso la Fondazione Prada è “T.T.T. – Template Temples of Tenacity” di Nástio Mosquito, costituita da tre nuovi progetti presentati da Mosquito al piano terra del Podium, nel Cinema e negli spazi esterni della Fondazione. Per Mosquito, come del resto per Gates, installazione e performance si fondono in una dimensione collettiva e partecipativa, nella quale la musica funge spesso da strumento capace di far emergere un carattere critico legato al sentire personale.
WEorNOT (Nastivicious’ Temple #01) è un’installazione site-specific firmata da Nastivicious, il duo fondato nel 2008 da Mosquito e dall’artista spagnolo Vic Pereiró, in collaborazione con l’illustratrice Ada Diez. Il progetto trasforma la sala del Podium, le cui ampie vetrate vengono ricoperte da una teoria di figure caricaturali. Si tratta d’illustrazioni di proverbi popolari che sintetizzano il pensiero e la saggezza collettiva. Al centro della sala è consultabile un volume con una serie di proverbi e motti, risultato di un ironico stravolgimento di aforismi e detti popolari.
La corte esterna della Fondazione ha invece ospitato, in occasione dell’inaugurazione, I Make Love To You. You Make Love To Me. Let Love Have Sex With The Both Of Us (Part 1 – The Gregorian Gospel Vomit): una performance di grande energia basata sul binomio gospel e irriverenza, consistente nella rielaborazione in forma cantata di un inno cristiano. Durante l’azione gli spettatori ricevevano dalle mani dei performer piccoli adesivi con motti quali “Don’t be cool be relevant… And if you can be relevantly cool then good for you”.
© riproduzione riservata
fino al 25 settembre 2016
Theaster Gates, True Value
Nástio Mosquito, T.T.T. – Template Temples of Tenacity
a cura di Elvira Dyangani Ose
Fondazione Prada, Milano