Nato a Pechino nel 1957, le sue opere affrontano non solo il rapporto con la storia, la cultura e la politica della sua terra in modo critico, ma reagiscono anche alla realtà sociale contemporanea, per esempio il flusso migratorio in atto tra Paesi e continenti.
“Questa è la prima volta che il lavoro di Ai Weiwei sarà esposto in Austria in una mostra così completa. Intitolata trasloco – trasformazione, l’allestimento è stato concepito in collaborazione con l’artista e si estenderà ben oltre la portata di una semplice mostra personale. Presentando aspetti della vita di Ai Weiwei, la mostra affronta anche tematiche sociali attuali, che riguardano tutti”, spiega Agnes Husslein-Arco, direttore del Belvedere e la Haus 21er.
Al centro di “translocation – transformation” c’è la metamorfosi provocata dall’espulsione, la migrazione e il cambiamento deliberato di posizione, a cui sono sottoposti persone e oggetti allo stesso modo. Il tema della trasformazione pervade tutta la vita e l’opera di Ai Weiwei; dalla sua infanzia, ai suoi inizi a New York, al suo ritorno in Cina, agli arresti domiciliari, fino al suo rilascio e al suo trasferimento a Berlino.
“Ogni trasloco è seguito da un processo di riorientamento, accompagnato da una migrazione interna e una trasformazione di identità. Nella sua esistenza nomade, Ai Weiwei resta un essere sociale, un politikon zoon, che non può essere separato dal suo ambiente locale, dalle sue tradizioni e cultura”, spiega il curatore Alfred Weidinger.
Altre due opere esposte alla Haus 21er affrontano il tema della trasformazione, in riferimento alla cultura cinese del tè. La Teahouse è realizzata in mattoni Pu-Erh-Tea pressati. Spouts è invece composta da un insieme di circa 2,5 tonnellate di beccucci di teiere in porcellane antiche, che si dispiegano come un tappeto sul pavimento dello spazio espositivo.
Inoltre, Ai Weiwei affronta l’attuale crisi dei rifugiati con il lavoro F Lotus, un’installazione composta di 1.005 giubbotti di salvataggio usati. Disposti a formare la lettera F, i giubbotti sono suddivisi in 201 anelli, composti da cinque giacche ciascuno, che galleggiano come fiori di loto sulle acque dello stagno barocco nel parco del Belvedere Superiore.
14 luglio – 20 novembre 2016
Ai Weiwei: translocation – transformation
21er Haus, Belvedere Museum Vienna
Quartier Belvedere, Arsenalstraße 1, Vienna
Curatore: Alfred Weidinger