Allo stesso modo, se nella sua opera ogni oggetto e ogni gesto si pongono al centro di una rete di storie e di relazioni, e questo rende tutto più interessante, pure la dimensione antropologica non prevale mai sulla ricerca poetica.
Maria Lai nasce nel 1919 a Ulassai, nell’Ogliastra. Lì trascorre i primi anni, serenamente, e quel paesaggio aspro e luminoso, punteggiato di piccoli paesi sperduti aggrappati alle pareti rocciose e spazzati dal vento, segna il suo sguardo per sempre. Lo stesso si può dire per le attività che le si svolgono intorno: attività domestiche, soprattutto femminili, che la incuriosiscono e attivano la sua immaginazione. Ogni cosa le appare carica di significato.
Intanto, dopo Legarsi alla montagna, Maria Lai continuerà a lavorare a Ulassai proponendo interventi site-specific tuttora visibili; tra questi, La strada del rito (1992), Le capre cucite (1992), La scarpata (1993) e il recupero dell’antico lavatoio, in cui coinvolgerà altri artisti come Nivòla, Strazza e Veronesi.
Infine, è ancora nel paese che, nel 2006, l’artista inaugura la Stazione dell’Arte; il piccolo edificio che la ospita, affacciato sul vallone e sempre esposto a un vento rigenerante, aveva svolto, fino agli anni Cinquanta, la funzione di stazione ferroviaria. Trasformandolo in spazio per l’arte, destinato ad accogliere le circa 150 opere che l’artista destina a Ulassai, ma anche altre mostre e iniziative, Maria Lai ne fa proprio il ruolo propulsivo e di collegamento: ancora una volta l’arte serve per tessere mondi e per innestarvi nuove idee.
Maria Lai.
Ricucire il mondo
con un progetto speciale di Claudia Losi e Antonio Marras
Fino al 12 ottobre 2014
Museo MAN
via S. Satta 27
, Nuoro
Fino al 2 novembre 2014
Palazzo di città
Piazza Palazzo 6, Cagliari
Stazione dell’arte
Strada Provinciale 11, Ulassai