Gavin & Turk è una personale interamente fatta di opere nuove. Ma, come suggerisce il titolo, resta una mostra che parla di qualcosa di più di una sola persona. È stata definita un omaggio all'artista concettuale italiano Alighiero Boetti, che negli anni Settanta iniziò a firmare le sue opere "Alighiero e Boetti", esprimendo con questo gesto la sua spiccata predilezione per i giochi di parole e per la confusa dualità del Sé. La mostra giunge a tempo per coincidere con l'importante retrospettiva della Tate Modern di Boetti, inizialmente avvicinato al movimento dell'Arte povera della fine degli anni Sessanta.


Qui il debito nei confronti di Boetti è esplicito soprattutto in una serie di arazzi multicolori in cui l’interesse dell’artista italiano per l’artigianato, la creazione collettiva e il linguaggio si unisce a esiti interessanti


