Polaroid, musica, film e disegni
opera di Patti Smith e due audaci
installazioni firmate da Andrea
Branzi sono in mostra alla
Fondazione Cartier di Parigi fino
al 22 giugno.
Da un lato l'icona
della scena punk-rock
newyorkese. Dall'altro
l'architetto e designer,
teorico dell'architettura
radicale italiana. Entrambi
si confrontano con gli
spazi disegnati da Jean
Nouvel. L'artista e musicista
americana presenta le
istantanee scattate con la sua
Polaroid Land 250, oggetti
per lei carichi di significato:
le pantofole di Robert
Mapplethorpe, il letto di
Virginia Woolf, la macchina per
scrivere di Hermann Hesse,
le posate di Arthur Rimbaud.
Ma anche collage, disegni e i
film realizzati da Robert Frank,
Robert Mapplethorpe Jem
Cohen. Un po' più in là invece,
la sua voce avvolge le grandi
installazioni create da Andrea
Branzi. "Open Enclosures"
è il titolo che raccoglie
queste due opere, create in
collaborazione con il Cirva,
il Centro internazionale di
ricerca sul vetro e le arti visive
di Marsiglia. Due strutture
ibride, delicate e poetiche, che
uniscono vetro e metallo a fiori
e rami, cercando di confondere
i confini tra esterno e
interno, naturale e artificiale,
industriale e artigianale. Elena Sommariva
www.fondation.cartier.com
Patti Smith & Andrea Branzi in Paris
Polaroid, musica, film e disegni opera di Patti Smith e due audaci installazioni firmate da Andrea Branzi sono in mostra alla Fondazione Cartier di Parigi fino al 22 giugno.
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- 05 giugno 2008