Situata tra un quartiere residenziale suburbano e la costa rocciosa di West Vancouver, Canada, questa villa unifamiliare firmata dallo studio McLeod Bovell sembra volersi plasmata dalla terra e dal mare al tempo stesso: rimanda infatti alle forme delle creature che popolano questo territorio interstiziale dalle condizioni ostili e assomiglia a una roccia sull’acqua.
Lo studio ha scelto materiali del luogo adatti a resistere ad un ambiente costiero, quali calcestruzzo, legno Accoya tinto e lamiera d’alluminio: elementi che aggiungono severità e riservatezza alla struttura, caratterizzata da volumi netti e puliti.
Abbandonata la lettura del progetto come una serie di prospetti piatti, visibili solo da punti inaccessibili, gli architetti hanno lavorato su un approccio scenografico nel quale la casa può essere letta solo spostandosi attorno e muovendosi attraverso essa.
L’architettura risulta così dinamica e fluida, si smantellano i confini tra abitazione e ambiente naturale, tra intervalli di cortili e terrazzamenti su diversi livelli, oltre a volumi aggettanti che spingono la facciata verso l’esterno. In continua trasformazione, anche l’ambiente assume un ruolo primario e viene così intrappolato tra muri di pietra o pareti trasparenti, oppure duplicato dalla piscina all’estermità della proprietà.