La casa che un architetto giapponese ha progettato per sé e i suoi gatti

Tra salti di quota, nascondigli e punti di vista privilegiati, la casa-studio di un architetto è concepita su misura di “committenti” che comunicano con la coda piuttosto che con le parole.

I gatti sono certamente tra gli animali più amati in Giappone, e ne invedono con straordinaria versatilità la letteratura, i manga e il folklore. Dalle pagine di Natsume Sōseki e Jun’ichirō Tanizaki, ai risvolti pop dei maneki neko e di Hello Kitty, il gatto è un “topos” (si perdoni il gioco di parole) nella cultura giapponese, nelle più varie accezioni: venerato, amato e coccolato, talvolta temuto (si pensi ai mutanti bakeneko e ai demoniaci kasha), ma comunque un rispettato compagno di vita.

E non c’è da stupirsi quindi che un architetto abbia concepito la sua casa-studio in funzione non solo delle proprie esigenze ma anche e soprattutto di quelle dei suoi gatti, da dieci anni parte integrante della famiglia e intesi come “clienti” esigenti con cui rapportarsi attraverso un linguaggio necessariamente non verbale.

Questa è la storia che c'è dietro all’abitazione progettata dall’architetto Tan Yamanouchi a Kamakura, città ricca di storia e cultura a un’ora da Tokyo. Il progetto è stato concepito per ottemperare a tre esigenze sostanziali dei committenti felini: la possibilità di scegliere il livello di temperatura preferito in qualsiasi giorno e ora, attraverso differenze di quota anche piccole nei piani di calpestio, la possibilità di coesistere con gli umani nello stesso ambiente ma con le dovute distanze, la possibilità di rifugiarsi in luoghi sicuri in caso di ospiti (più o meno graditi). Così, la casa è concepita come un gigantesco tiragraffi in modo che i gatti vi si possano arrampicare, nascondere, giocare e riposare, orientandosi agevolmente.

La costruzione, caratterizzata da due volumi interconnessi rivestiti da lastre di ardesia, con impianto ad “L” e coperture inclinate di diversa pendenza, evoca la matericità e il profilo composito delle montagne di Kamakura. L’edificio è avvolto da un gradevole giardino suddiviso in due aree: lo spazio frontale d’ingresso con una ricca varietà di essenze, a sud-est, e la terrazza sul retro, con orto ed erbe commestibili, accessibile da una scala in legno e delimitata da un muro di cemento, a nord-ovest. 

Tan Yamanouchi & AWGL, A Cat Tree House, Kamakura, Giappone 2023. Foto Lamberto Rubino

La distribuzione interna ruota attorno ad un ambiente centrale a tutta altezza illuminato zenitalmente, in cui campeggia una ariosa scala con rampe tangenti al perimetro e con alzate e pedate di varie dimensioni, in modo da offrire ai gatti prospettive e possibilità esplorative diversificate in un gioco continuo di variazioni di quota e di luce.

La scala funge da trait d’union tra gli ambienti domestici, dove i felini possono agevolmente nascondersi: al piano terra uno studio, una cucina, una sala da pranzo, un bagno; al piano superiore una camera da letto, un guardaroba e una camera per gli ospiti.

Lungo la scala, un sistema di scaffalature a sbalzo ospita una biblioteca, dove gradini ad altezza di seduta offrono agli umani zone di lettura e ai felini punti di appoggio privilegiati per osservare in tranquillità la vita del quartiere, grazie alle finestre a quota ribassata.

Tan Yamanouchi & AWGL, A Cat Tree House, Kamakura, Giappone 2023. Foto Lamberto Rubino

L’intera struttura, realizzata in legno ed esposta, si ispira al “tamasudare”, uno schermo di bastoncini di bambù intrecciati che gli artisti utilizzano, torcendolo e piegandolo, per creare forme in una tradizionale performance di strada.

I materiali di finitura negli interni, dal legno grezzo di strutture, pavimenti e rivestimenti, agli intonaci dai toni chiari e luminosi, al metallo del sottile corrimano di fattura artigianale della scala che ricorda profili montuosi, evocano un ambiente caldo e accogliente, dove l’esigenza di benessere sensoriale e psicologico degli utenti – delle diverse specie – trascende l’idiosincrasia per i graffi sul parquet.

Progetto:
A Cat Tree House
Progetto architettonico:
Tan Yamanouchi & AWGL/Tan Yamanouchi (capo progetto)
Ingegneria strutturale:
Yamawaki Katsuhiko Architectural Engineering Design/Katsuhiko Yamawaki, Yumena Hirata
Costruttore:
Tokyo Kenchiku Plus/Satoshi Nakazato, Yuta Ogura
Impianti:
SOLSO/Hidenori Juna

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