Solid Nature - Beyond the surface, Via Cernaia, 1
17-23 aprile h. 10-19
Solid Nature parte dal discorso aperto al Fuorisalone un anno fa – di cui ritroviamo alcuni elementi a fare da liaison – per dedicarsi completamente alla profondità sensoriale della materia: l’esperienza di Beyond the surface coinvolge l’interno e l’esterno della percezione umana, così come coinvolge tanto la superficie quanto la profondità ipogea di un giardino neo-romanico, quello della Casa Maveri in Brera.
L’installazione sotterranea curata da Ellen Van Loon e Giulio Margheri (Oma) indaga i processi di formazione della pietra, invitando a perdersi in un labirinto di stanze che, in un paesaggio dove marmi, onici, travertini si associano all’apparente astrazione delle luci, delle ombre e delle texture metalliche, generano un percorso di scoperta intima, in sette atti, dall’iniziazione alla ricompensa – passando persino per la pazienza, quella che la temporalità dei processi geologici trasmette alla temporalità accelerata degli esseri umani. Riemergendo nel giardino, la pietra interpretata da Sabine Marcelis, Bita Fayyazi, Studio Ossidiana e Ward Strootman racconta il suo caleidoscopico potenziale sensoriale interagendo con la vegetazione, il cibo, la convivialità e la socialità in senso ancora più ampio e sostanziale.