Riconsegnare linfa vitale ad un’abitazione diruta, dotata di quel fascino romantico e un po’ nostalgico che solo le rovine di ruskiniana memoria possiedono: questo è stato l’obiettivo dello studio Pasparakis Friel che ha curato il progetto di recupero di un cottage del XVIII nel Donegal.
Collocato ai margini di uno dei tre fiordi glaciali d'Irlanda, il sito di 12 acri era originariamente deputato alla lavorazione del sale: di questa antica funzione restavano, racchiusi da una cinta muraria alta 3m, la costruzione principale, i muri in pietra del cottage dei salinari e alcune deboli tracce di giardini.
Dopo oltre 40 anni di abbandono la famiglia, proprietaria del complesso dal 1716, ha deciso di ripopolare gli spazi abitati per generazioni commissionando agli architetti il recupero del cottage in rovina.
L’intervento, situato in un’area sottoposta a vincoli storici e ambientali, è stato caratterizzato da un approccio delicato e rispettoso del contesto, senza tuttavia rinunciare ad un lessico contemporaneo che manifesta chiaramente il processo di stratificazione storica.
Il volume originario è stato ripristinato con l’inserimento della copertura a capanna; i setti murari in pietra, di ottima fattura artigianale e un tempo intonacati, sono stati consolidati con minute operazioni di ricucitura a base di malta di calce naturale e lasciati a vista per mantenere la conformità materica e cromatica dell’edificio rispetto ai resti lapidei sparsi nell’area.
Il cottage comprende il soggiorno, la camera da letto e un soppalco mentre lo spazio adiacente al muro di cinta, corrispondente ad un edificio ad un piano di cui sopravvivevano solo i muri esterni, viene recuperato per ospitare una seconda camera da letto, i servizi e la cucina. Tra i due fabbricati esistenti si situa, con funzione di collegamento, il semplice volume nuovo ad un piano e interamente vetrato, da cui si apre la vista sul giardino.
All’interno, la scelta di materiali semplici e naturali – dai rivestimenti murari in pannelli di sughero e intonaco di calce, ai pavimenti in lastre di calcestruzzo – conferisce agli ambienti un’atmosfera essenziale e accogliente, dove la luce filtra diffusamente dalle bucature storiche e dai lucernari in copertura.
Tutti gli interventi contemporanei sono segnalati da tratti distintivi, come il colore verde felce che unifica coperture, infissi e lattonerie e che richiama i toni del paesaggio bucolico circostante, dove non è difficile immaginare che faccia capolino, tra le querce e le rovine, qualche membro del “piccolo popolo”.