Con il suo territorio affacciato sull’Oceano, spazzato dal vento e baciato dal sole abbacinante di queste latitudini, l’Algarve è un luogo unico dove architettura contemporanea e memorie di un passato rurale, qui fortemente consolidato, coesistono equilibratamente. È il caso di Casa Cabrita Moleiro, progettata da Atelier Data e situata su un'altura in Vale d’el Rei con una spettacolare vista verso il paesaggio agreste e l’Atlantico in lontananza. L’intervento mira a trasformare un’antica proprietà agricola – di cui restavano la vecchia casa del mugnaio, il mulino, il muro di cinta, l’aia per la raccolta del grano e il recinto per il bestiame – in un’abitazione per vacanze accogliente e flessibile, alla luce delle mutevoli esigenze dei committenti.

Le costruzioni storiche state sono conservate e riabilitate, divenendo il limite che incornicia l’intervento e da cui si sviluppa l’articolazione di nuovi volumi di diverse altezze. Il sedime dell’edificio storico a sud viene preservato e reinterpretato con l’aggiunta di sopralzi e con l’inserimento di patii interni che generano affacci intimi e protetti ad uso esclusivo delle tre camere da letto, lasciando filtrare la luce naturale negli ambienti. Un primo corpo di fabbrica ex novo ad un piano, situato ad ovest, ospita gli spazi per la convivialità come l’ampio soggiorno che si dilata verso l’esterno in una terrazza panoramica con piscina. Un secondo nuovo edificio con due ulteriori camere da letto, utilizzabile anche autonomamente, svetta con il suo volume a torre a due piani a nord del lotto.

Gli edifici sono tra loro interrelati da una corte all’aperto che funge da snodo distributivo e  sfuma il confine tra interno ed esterno. Il rapporto visivo con il paesaggio è una componente essenziale della composizione: scorci visivi, terrazze e punti di vista recuperano la memoria della tradizionale “Açoteia Algarvia”, la copertura piana praticabile tipica della regione con vista mare e storicamente utilizzata per essiccare i prodotti al sole.

Nella ristrutturazione sono stati impiegati materiali di provenienza locale, riciclati e tenuti a vista, come il legno di recupero  dalla locale ferrovia disposto in uno schema giocoso nelle pavimentazioni esterne.  Un bianco candido, caratteristico delle costruzioni della zona, uniforma i volumi scultorei dalla struttura cementizia e gli spazi interni, dove i pavimenti in cemento lucidato di colore grigio chiaro dialogano con i rivestimenti ruvidi in legno di porte e pavimentazioni esterne, in un efficace equilibrio tra minimalismo e spirito rurale.