Gianni Rodari diceva che di imparare non si finisce mai e che quel che non si sa è sempre più importante di quel che si sa già. Costruire un luogo dell’apprendimento per chi non sa ancora nulla del mondo è una responsabilità che trascende il compito dell’architetto: qui più che mai infatti l’architettura non è solo un contenitore funzionale ma si trasforma in un “incubatore” di vita.
In una zona periferica di una cittadina del Paraguay, lo studio Equipo de Architectura ha realizzato un’opera empatica ed emozionante concepita per realizzare un intimo e coinvolgente contatto tra i bambini e l’enclave in cui muovono i primi passi.
L’edificio è fortemente dicotomico: mentre l’esterno appare come un baluardo serrato e protettivo, l’interno è articolato in una serie di spazi aperti e interconnessi dove i bambini possono sperimentare liberamente textures, colori, odori in sicurezza.
La terra di cui è costruita l’architettura trasmette informazioni primitive ed elementari che a livello sensoriale rimandano all’immagine di un riparo ancestrale, istintivamente se non cognitivamente percepito.

Il complesso comprende 4 grandi spazi: due aule, ulteriormente suddivise in due spazi ciascuna, una sala da pranzo e un'area amministrativa. Ogni spazio si apre direttamente su un cortile centrale aperto che rappresenta il nodo nevralgico dell’intervento, un luogo di gioco, esplorazione e interazione per le diverse età.

Accorgimenti tecnici come la ventilazione incrociata, le coperture a verde, il controllo del soleggiamento e l’uso di materiali durevoli e a basso impatto rivelano una sensibilità particolare non solo al benessere climatico ma anche alla sostenibilità ambientale.
Chi si diventa dipende da come si inizia, nella prima infanzia, l’accidentata strada della crescita, in un equilibrio sottile tra tutela e autodeterminazione: è da qui che concettualmente è giusto partire perchè, sempre con Rodari, "bisogna che il bambino faccia provviste di otimismo per sfidare la vita".
- Progetto:
- Child Care Center
- Progetto architettonico:
- Equipo de Arquitectura
- Gruppo di progetto:
- Viviana Pozzoli, Horacio Cherniavsky, María Paz Sánchez
- Committente:
- Las Tacuaras S.A.
- Progetto strutturale:
- Federico Taboada
- Architettura del paesaggio:
- Lucila Garay
- Luogo:
- Villeta, Paraguay

Sahil: l'eco-design di G.T.DESIGN
Alla Milano Design Week 2025, G.T.DESIGN presenta Sahil, una collezione di tappeti in juta firmata da Deanna Comellini. Il progetto combina sostenibilità, artigianato e design essenziale, ispirandosi a culture nomadi e celebrando la naturale bellezza della materia.