Nel comune di Nocaima, non lontano dalla capitale colombiana di Bogotà vive una comunità rurale lungo un sentiero di montagna poco accessibile. Ciascuna delle circa venti famiglie che vi abitano ha scelto di condividere con il resto della comunità le risorse che coltiva.
L’orografia aspra e selvaggia, insieme al clima temperato della zona ha fatto di questa collina un luogo di incredibile biodiversità, dove vivono in armonia agricoltori, piantagioni di caffè e canna da zucchero, foreste di bambù e le più svariate specie animali.
In questo contesto, Zuloark – studio di architettura internazionale da sempre promotore di metodi di progettazione liquidi e collaborativi – insieme all’architetto Santiago Pradilla, vengono chiamati a sviluppare un prototipo di abitazione rurale a basso impatto ambientale, dal design ecologico ed innovativo destinata a una famiglia della comunità.
Il team di architetti decide quindi di mettere insieme una nuova comunità di lavoro e coesistenza, composta da costruttori specializzati, giovani della comunità rurale, studenti e i committenti stessi, intendendo l'intero processo di progettazione e costruzione come una grande fucina di apprendimento e formazione.
Casa Tejida si sviluppa su due livelli con un impianto longitudinale di 4 per 16 metri perpendicolare all’andamento del terreno. Approfittando del miglior orientamento solare ed evitando grandi opere di terra, la casa è interamente costruita in legno e si sostiene su palafitte, così comuni nella zona.
“Costruire meno e costruire meglio, è stato il primo esercizio di responsabilità che abbiamo intrapreso insieme ai clienti” raccontano i progettisti, e questo ha significato una massimizzazione degli spazi della casa.
Una piccola terrazza in stile giapponese esposta a nord dove ci si toglie le scarpe funge da ingresso. Negli interni gli spazi di transizione vengono completamente eliminati e tutta la casa e il suo pavimento di legno si convertono in un luogo generoso, continuo e avvolgente in cui vivere.
Ma l’aspetto più interessante del progetto risiede nella sua “tessitura”. La soluzione per i tamponamenti della struttura in legno viene trovata sulla strada per Bogotà, quando gli architetti incontrano María, un’artigiana locale che gestisce un'attività di tessitura di mobili con fibre naturali. Insieme hanno lavorato all’adattamento delle sue tecniche di tessitura alla progettazione di un elemento architettonico che fungesse da serramento mobile per tamponare la struttura della casa.
L’introduzione di questo elemento fa di Casa Tejida un rifugio protetto fatto di aria e luce che può essere organizzato sempre in modo diverso a seconda del freddo o caldo, della direzione del sole e del vento, un luogo dove il dentro e il fuori si intrecciano e si contaminano.
Si è andato così creando un gruppo di piccole imprese locali che hanno dato vita a un modello innovativo di costruire, lavorando con soluzioni prefabbricate dove i dettagli di legno e metallo sono stati prodotti artigianalmente come pezzi di un puzzle da assemblare in loco.
- Progetto:
- Casa Tejida
- Programma:
- Prototipo di casa rurale
- Architetti:
- Santiago Pradilla + Zuloark
- Team di progetto :
- Santiago Pradilla, Zuloark, Palafito arquitectura Jóse López, Sergio Carranza (Verde) , Laura Vispe.
- Strutture:
- Antonio Fernández Caro
- Luogo:
- Cundinamarca, Colombia
- Completamento:
- 2021