Ammiccando alla crescente attenzione per il turismo glamping, un nuovo resort nella giungla del Costa Rica dà vita ad una costellazione di “case sull’albero”, nelle parole dello studio di architettura Archwerk che le ha progettate, per magnificare un’esperienza di contatto presumibilmente rigeneratrice nella natura selvaggia.
Costruite con legni locali e assemblati in loco utilizzando giunti metallici saldati nel corso della costruzione, i cocoon non ricorrono a pareti murarie ma usano il tessuto per creare un filtro osmotico con l’ambiente naturale circostante, massimizzando l’esposizione alla luce, ai rumori e agli odori della foresta. Denominati “Coco”, i bozzoli si ispirano a forme biomorfe e sono concepiti per essere potenzialmente replicati lungo la ripida discesa del terreno. Rialzati rispetto al livello del suolo, sono collegati tra di loro attraverso passarelle, incoraggiando il passaggio da un nucleo all’altro. Al loro interno, le capanne presentano arredi essenziali e si organizzano intorno ad un letto magnificato dalla presenza di una pedana e caratterizzato da un unico elemento decorativo, una testiera in maglia metallica intrecciata.
Sviluppato all’interno di un terreno di due ettari e mezzo non lontano dalla costa del Pacifico, il resort integra altre due strutture recettive progettate dagli studi di architettura Refuel (Art Villa) e Formafatal (Atelier Villa), che ha anche coordinato la direzione creativa dei progetti di tutte le ville.
- Location:
- Bahia Ballena, Playa Hermosa, Costa Rica
- Programma:
- Capanna
- Architetti:
- Archwerk, Formafantasma
- Area:
- 140 mq per gli interni, 240 mq di terrazze
- Area terreno:
- 25000 mq
- Cliente :
- Filip Žák

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