“Può la normativa definire l'architettura o, al contrario, può essere l'architettura a definire gli standard urbanistici?”. Se lo chiedono Pietro Ferrario e Francesco Enea Castellanza, i fondatori di OASI Architects, che hanno recentemente concluso la ristrutturazione di una villa a Segrate, periferia residenziale a pochi chilometri da Milano.
Commissionato per la sua famiglia dallo stesso impresario che lo ha costruito, l’edificio è a tutti gli effetti una trascrizione ironica, più che una vera e propria ridefinizione, del regolamento edilizio. Il primo piano abusivo, realizzato negli ’90, è “ritagliato” seguendo esattamente gli archi di circonferenza che segnalano le distanze dalle case adiacenti. La geometria legislativa si trasforma automaticamente in volumetria costruita.
L’esercizio è riuscito perché il risultato è complesso ma al tempo stesso controllato. La casa ha una sagoma atipica che permette di ricavare spazi altrettanto inaspettati: una terrazza al primo piano, una sorta di patio in quota al secondo livello, e soprattutto una veranda interamente vetrata al piano terra, concepita come una soglia spessa che mette in comunicazione la zona giorno e il parterre della piscina scoperta.
Dopo la FGN House, la loro prima casa unifamiliare completata nel 2018 a Fagnano Olona, OASI Architects realizzano un altro frammento di qualità nel sobborgo lombardo. La villa di Segrate è un’architettura che non può mettere in discussione il principio insediativo-morfologico che l’ha generata, ma riesce almeno a sovvertirne brillantemente gli esiti volumetrici ed estetici più scontati.
- Progetto:
- villa a Segrate
- Luogo:
- Segrate, Italia
- Architetti:
- OASI Architects
- Partners OASI Architects:
- Pietro Ferrario, Francesco Enea Castellanza
- Team di progetto:
- Laura Cavelli, Riccardo Scarvaci, Celia Cardona Cava
- Superficie costruita:
- 280 mq
- Completamento:
- 2020