Nel centro di Olot, cittadina dell’entroterra catalano, un intervento puntuale di de-densificazione edilizia libera un piccolo vuoto nel tessuto costruito. Ad est e ad ovest il nuovo spazio pubblico è delimitato dalle facciate di due edifici residenziali; verso nord lo racchiude il prospetto laterale della chiesa del Tura; a sud, il muro cieco della proprietà adiacente a quella demolita è sostenuto da una sequenza di ruspanti contrafforti in calcestruzzo.
Il progetto di unparelld'arquitectes, commissionato dal comune di Olot, trasforma gli spazi residuali compresi tra queste strutture provvisorie in tre accoglienti nicchie urbane. Da questi ritagli irregolari, nati per esigenze puramente tecniche, sorgono eleganti navate open air. Le volte a botte in mattoni conferiscono all’insieme una certa monumentalità, malgrado la sua scala ridotta, e i globi per l’illuminazione notturna lo rendono ancor più solenne.
La “scenografia d’emergenza” di unparelld'arquitectes, però, è soprattutto ironica ed evocativa. L’artista Quim Domene intrappola nel doppio fondo di ogni campata i segni della vita domestica che si svolgeva in questo luogo, spaesati e musealizzati.
La moltiplicazione di materiali e colori, non necessariamente coerenti tra di loro, e l’evidente carattere incompiuto delle opere murarie fanno di questa architettura a volume zero un dispositivo instabile, appropriabile, un fondale ambiguo per sagre, concerti ed altre cerimonie laiche.
- Progetto:
- Can Sau
- Programma:
- spazio pubblico
- Luogo:
- Olot, Spagna
- Architetti:
- unparelld'arquitectes
- Artista:
- Quim Domene
- Partners unparelld'arquitectes:
- Eduard Callís, Guillem Moliner
- Team di progetto:
- Clàudia Calvet, Xevi Rodeja, Sara Palmada, Sergi Jiménez
- Strutture:
- Amaia López
- Ingegnere edile:
- Gemma Planagumà (Olot town hall)
- Impresa:
- Construo Construccions Generals
- Committente:
- Olot town hall
- Superficie:
- 113 mq
- Completamento:
- 2019