A pochi passi dal Parco della Villa Reale a Monza, un nuovo edificio residenziale va a occupare lo spazio liminale tra una vecchia casa di ringhiera e la ferrovia. Nelle intenzioni del progettista, l’architetto Gino Guarnieri di Studio a Milano, la nuova costruzione permette di ricomporre la disorganicità del territorio costruito ricostituendo grazie alla nuova compresenza tra gli edifici la figura archetipica della vecchia corte agricola lombarda.
Articolato su due blocchi contigui uniti a V con un angolo di 129°, il nuovo edificio si impone per la figura asciutta che acquista valore iconico grazie alla continuità formale e materiale tra prospetto frontale e copertura. Permangono alcune caratteristiche della casa di ringhiera, quali la presenza di ampi ballatoi triangolati, ma è la monomatericità del rivestimento in bambù termotrattato ad affermarsi come prerogativa del contemporaneo contribuendo a rigenerare la qualità del paesaggio anche attraverso quella che l’architetto definisce come una “facciata di relazione” per i viaggiatori della linea ferroviaria.
Oltre all’uso estensivo del bambù, le caratteristiche sostenibili dell’edificio includono tra gli altri la facciata ventilata e pannelli fotovoltaici sulla copertura. Articolati su planimetrie differenziate che vanno dalla foresteria al trilocale, i tagli degli appartamenti sono concepiti per andare incontro alle esigenze di diverse tipologie di abitanti. Gli interni, dal canto loro, trovano valore dalla moltiplicazione delle fonti di illuminazione naturale, tra cui quella scaturita dall’affaccio diretto sul terrazzo.
- Progetto:
- complesso residenziale
- Architetti:
- Gino Guarnieri
- Area:
- 2302 mq
- Location:
- Monza
- Anno:
- 2019