“E' un riparo temporaneo e contemporaneo, un modo inedito e sorprendente di vivere nella natura”. Con queste parole l’architetto Fabio Vignolo presenta il suo eco-progetto, pensato in team con la collega Francesca Turnaturi: un modello di prefabbricato innovativo, nomade e di design, che si assembla facilmente come un maxi meccano. Ma che, soprattutto, vanta lo stesso impatto ambientale di una tenda.
“L’idea è stata quella di sperimentare un nuovo tipo di accoglienza”, spiega il giovane progettista, “in linea con il trend internazionale del fenomeno glamping (camping glamour): stretto contatto con la natura – non a caso il modulo è stato battezzato ‘Immerso’ – e grande attenzione al design e alle modalità costruttive, che guardano alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente come obiettivi irrinunciabili del progetto”.
La struttura è realizzata interamente in pannelli di multistrato fenolico di betulla a incastro (l’uso della ferramenta si limita unicamente all’ancoraggio del rivestimento trasparente alla parte lignea). “La peculiarità di ‘Immerso’ è proprio l’estrema facilità di montaggio, anche da parte di operatori non esperti e senza l’uso di utensili alimentati elettricamente”, sottolinea l’architetto Turnaturi. Una scelta progettuale vincente che rende il modulo facilmente trasportabile e adattabile a differenti usi e contesti ambientali.
- Progetto:
- Immerso
- Luogo:
- Pian dell'Alpe, Usseaux (TO) e le Langhe, La Morra
- Architetti:
- Fabio Vignolo e Francesca Turnaturi