I cimiteri sono osservati negli studi di ecologia urbana per le loro qualità biologiche. La tipologia dello spazio, che include la funzione della sepoltura in un perimetro delimitato, negli anni ha infatti garantito la conservazione di “isole naturali” all’interno della città: aree verdi, spesso informalmente usate come parchi, popolate da animali, insetti, alberi secolari e vegetazione spontanea. Sono contesti urbani nei quali la biodiversità incontra funzioni ibride di utilizzo dello spazio.
Il cambiamento delle abitudini culturali nelle modalità di sepoltura (la cremazione preferita alla tumulazione in bara), ha portato al quasi totale abbandono di alcuni cimiteri a Berlino.
Dallo scorso anno alcune attività del Prinzessinnengärten, progetto nato come orto urbano temporaneo e uno tra i progetti pionieri di rigenerazione urbana più dibattuti a Berlino, sono state spostate al cimitero Neuer St. Jacobi Friedhof.
Attualmente, i sette ettari di terreno del cimitero accolgono solo in parte la funzione originaria, mentre altre aree sono utilizzate per attività educative e ricreative di agricoltura urbana, organizzate da Prinzessinnengärten Kollektiv, che vedono la partecipazione di un pubblico ampio e un milieu sociale variegato, tipico del quartiere di Neukölln.
Neuer St. Jacobi Friedhof è un luogo singolare in cui gli orti a terra e in casse di legno, attività di vicinato e per bambini, convivono in uno spazio in cui si alternano aree dedicate alla sepoltura e aree naturali incolte che non possono essere costruite per garantire la protezione di specie di piante e animali.
All’interno di un quartiere che sta subendo processi di densificazione sempre più rapidi ed evidenti, la conservazione di aree verdi e la loro conversione ad uso pubblico sembra ancora essere una strategia virtuosa. A Neuer St. Jacobi Friedhof la natura urbana incontra attività comunitarie di innovazione sociale e si rifugia in una tipologia di spazio (ancora e forse per poco) non vulnerabile alla forte pressione del mercato immobiliare.