Fala continua la sua ricerca sugli spazi domestici essenziali, ristrutturando un edificio del 1800 nel centro di Porto. Lo studio di architettura portoghese compone geometrie elementari – una scala a chiocciola compatta, un corridoio leggermente curvo, bagni triangolari e zone giorno quadrate – per rendere gli spazi il quanto più aperti e flessibili.
Elementi fondamentali nella composizione della pianta sono i pilastri di cemento grezzo collocati al centro delle stanze principali. Questi hanno una funzione puramente architettonica e non strutturale, in quanto si fermano poco prima del soffitto. I pilastri definiscono il disegno della pavimentazione e suggeriscono una divisione funzionale dell’ambiente.
Altra caratteristica degli interni, ricorrente nell’opera di Fala, è la composizione materica: colori e materiali come legno, cemento, marmo, intonaco e piastrelle vengono assemblati a partire degli ormai celebri ed elementari collages digitali.
Gli architetti disegnano le facciate esterne rielaborando in modo semplice elementi e materiali banali del paesaggio urbano, con l’intenzione di mimetizzarsi con gli altri edifici del centro storico dando però un tocco decorativo e allegro ai tre prospetti.