Nella Cina contemporanea, mentre le dinamiche del mercato immobiliare governano nel bene e nel male la crescita delle grandi metropoli, regioni e villaggi rimasti ai margini del boom diventano spazi preziosi di sperimentazione architettonica.
La Book House di Gaobu, ad esempio, s’inserisce nel contesto “lento” della provincia di Hunan, punteggiata dagli insediamenti dell’antica comunità Dong e in parte spopolata dall’emigrazione di massa. Il progetto è promosso congiuntamente dalla scuola di architettura della Chinese University di Hong Kong e dalla scuola di architettura e pianificazione della Guangzhou University, nell’ambito di una riflessione più ampia sulle possibili strategie di consolidamento e rivitalizzazione dei villaggi Dong.
Molto più che una semplice biblioteca per bambini, la Book House è un tendone festoso, senza porte, aperto al paese, innalzato tra la piazza (che è soprattutto un parcheggio), il campo da basket e la scuola elementare. Gli architetti recuperano dalla tradizione locale la configurazione a palafitta della struttura in legno, ma ricavano sotto la doppia falda di copertura uno spazio inedito, fluido, senza confini tra esterno ed interno.
La grande scala rossa, che a partire dalla piazza coperta al piano terra serpeggia attraverso l’edificio, vuole essere al tempo stesso l’elemento più riconoscibile e lo spazio più intensamente vissuto del progetto, luogo di flussi ma anche di sosta e di incontro. Trasparente di giorno e luminosa di notte, la Book House è, nelle parole dei progettisti, “un vascello in movimento con cui interagire, piuttosto che un’architettura-oggetto statica e priva di vita”.
- Progetto:
- Book House
- Programma:
- biblioteca per bambini
- Luogo:
- Gaobu, Cina
- Team di ricerca e progetto:
- Peter Ferretto, Ling Cai
- Capo progetto:
- Paula Liu
- Collaboratori:
- Milly Lam, Howard Wang, Beryl Wong, Sungyeol Choi (CUHK)
- Area:
- 200 mq
- Completamento:
- 2018