Waleed Arafa fonda lo studio Dar Arafa Architecture al Cairo nel 2006. Al di là degli incarichi specifici, la sua attività di progettista s’interessa alla definizione di un’architettura islamica contemporanea. Nelle sue parole, il suo approccio “ricerca strategie possibili per riagganciarsi alla tradizione, spesso interrotta, delle nazioni che possiedono il più ricco patrimonio di architetture dell’Islam (…). Contemporaneamente, vuole verificare e rinnovare questa eredità all’interno di contesti completamente nuovi”.
Sono queste le riflessioni che ispirano il progetto per la moschea Al Abu Stait a Basuna, una piccola città nel nord dell’Egitto. L’edificio ripropone le caratteristiche della tipologia consolidata (la sequenza degli spazi di accesso e preghiera, coerenti con i rituali che vi si svolgono), e al tempo stesso si presta ad innovazioni che lo distinguono dalle altre costruzioni sacre del villaggio (tra cui il primo minareto e il primo spazio di preghiera destinato alle donne a Basuna).
La copertura è certamente l’elemento di maggior spicco dell’intero progetto. Considerazioni puramente pragmatiche (i dintorni caotici, attraversati da folle, rumori e cattivi odori) suggeriscono d’isolare la moschea traslando tutte le aperture verso l’alto. La luce naturale penetra nell’edificio attraverso 108 lucernari apribili, a pianta quadrata e dalla caratteristica sezione a pennacchio.
Una più profonda tensione simbolica determina la forma delle colonne tortili, la cui rotazione si prolunga e si moltiplica all’interno della grande cupola centrale, come a simulare il percorso spirituale di ascensione del fedele verso la divinità.
- Progetto:
- moschea Al Abu Stait
- Luogo:
- Basuna, Egitto
- Architetti:
- Dar Arafa Architecture
- Capo progetto:
- Waleed Arafa
- Area:
- 497 mq
- Completamento :
- 2018