Vetrate tubolari avvolgeranno a ogni piano i 28.000 metri quadrati del museo, che conserva l’impostazione a blocchi sovrapposti del progetto originale presentato nel 2014. La rivisitazione arriva insieme con la notizia che il progetto sarà ribattezzato con il nome di Chan Centre for the Visual Arts, dopo la recente donazione di 40 milioni di dollari canadesi [oltre 26,5 milioni di euro]. Altri 45 milioni di dollari sono stati raccolti da donatori privati. In origine, per la facciata dei blocchi superiori, gli architetti avevano scelto il legno, ispirandosi alle costruzioni in tronchi realizzate in città nel XX secolo. All’epoca del progetto originario lo studio aveva dichiarato che si trattava di un omaggio agli edifici spazzati via per creare “una città verticale fatta di grattacieli rivestiti di vetro”. “Ora l’edificio riunisce due materiali, il legno e il vetro, entrambi inseparabili dalla storia e dalla formazione della città”, ha dichiarato Christine Binswanger, socia di Herzog & de Meuron, presentando il nuovo progetto.
Lo studio Herzog & de Meuron sostituisce il legno con “tronchi di vetro” nel progetto di un museo di Vancouver
Lo studio svizzero ha rivisto il suo progetto per la Vancouver Art Gallery, cambiandone in vetro la facciata progettata in omaggio alla tradizionale architettura in tronchi di legno della città.
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- Jessica Mairs
- 04 febbraio 2019
La parte inferiore di ciascuno dei blocchi del palazzo appare rivestita di legno, lungo la facciata del piano inferiore che segue la pendenza della strada nella zona cittadina di Larwill Park. “La nuova Vancouver Art Gallery è un edificio verticale, di grande carica spettacolare a colpo d’occhio, con una distribuzione che si armonizza con il luogo in cui è costruito”, dichiara lo studio Herzog & de Meuron. “Offre ampi spazi esterni soleggiati d’estate e protetti dalla pioggia d’inverno, per adeguarsi al clima e alla vita della Columbia Britannica. Chi visita l’edificio potrà percepire per molti aspetti il carattere della vita urbana di Vancouver e la sua straordinaria scenografia naturale.”