Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1066, marzo 2022.
Collegato all’edificio della ex fabbrica di Helsinki, dove dagli anni Quaranta venivano prodotti i cavi marini, il progetto della Dance House instaura un dialogo tra passato e futuro.
All’inizio degli anni Novanta, l’edificio è stato acquisito dalla municipalità che l’ha trasformato nel più grande centro culturale della Finlandia con musei, gallerie, studi, scuole d’arte e altre attività culturali. La Dance House aggiunge uno strato di contemporaneità alla storia della fabbrica e dei suoi dintorni. Nuovo e vecchio sono posti in contrasto, ma anche in dialogo.
Il design è ispirato alla danza: ai suoi principi – leggerezza e pesantezza del corpo umano – più che alle sue coreografie. Le facciate principali, sollevate da terra, sembrano sfidare la gravità. Le due pareti di acciaio sono in dialogo tra loro: la prima ha una finitura grezza arrugginita, l’altra in acciaio inossidabile lucido. Come nella danza, la sensazione di levità richiede muscoli. Per questo, sono migliaia di chili di acciaio a supportare il senso di immaterialità e leggerezza.
Le facciate sono state progettate su misura, utilizzando la tecnologia di saldatura laser per creare pannelli sandwich dalla superficie più ampia possibile. Di sera, la parete sulla piazza d’ingresso forma così una gigantesca superficie di riflessi e di luce. Più leggera, la superficie di acciaio satinato può invece trasformarsi in scenografia. Di fronte al parco, le facciate nord sono ricoperte da centinaia di dischi di alluminio, che creano superfici ritmiche astratte.
La Dance House è concepita come un’enorme “macchina da ballo” moderna e la sua qualità meccanica si percepisce ovunque. La superficie di 7.000 m2 comprende due sale per teatro e danza. La Erkko Hall è il più grande spazio per spettacoli di danza dei Paesi nordici: 26 x 37 x 24 m (altezza), include una torre scenica e un sistema di sedute telescopiche mobili da 700 posti, e la sala può ospitare fino a 1.000 persone. La vecchia Pannu Hall è stata invece trasformata in uno spazio teatrale più piccolo con una sala da 235-400 persone. Il cortile esterno è stato chiuso da una copertura vetrata e trasformato in spazio multifunzionale e ingresso tra la Dance House e la Cable Factory. All’interno, la danza può coinvolgere tutto l’edificio: dalla hall alla sala prove, al ristorante e al guardaroba. Inoltre, le soluzioni tecniche consentono di modificare la forma e la posizione dei palchi.
L’edificio è completo solo quando arrivano i ballerini e il pubblico. Quando i visitatori entrano, sono invitati a salire sul palco, a entrare a far parte della performance. Negli interni, robuste superfici di acciaio grezzo e cemento sono accostate agli apparecchi per l’illuminazione, alle installazioni tecniche e ai colori. All’esterno, luci e ombre giocano con le superfici riflettenti. Insieme, mirano a creare un’atmosfera burlesque, sorniona, esperienziale e capace di stimolare la performance. Nell'atrio, l’opera interattiva The Other dell’artista Eetu Huhtala reagisce dolcemente al movimento dei visitatori, trasformandoli in arte, facendoli diventare protagonisti di una coreografia.
- Progetto:
- Dance House
- Architetti:
- JKMM Architects con ILO architects
- Responsabile di progetto:
- Harri Lindberg
- Gruppo di progettazione:
- JKMM – Teemu Kurkela (architetto responsabile), Teemu Taskinen, Hannu Rytky, Salla Oikkonen, Marko Pulli, Reetta Aarnio, Anniina Koskela, Jarno Vesa, Edit Bajsz, Tatu Laakso, Asmo Jaaksi, Samuli Miettinen, Juha Mäki-Jyllilä ILO – Pia Ilonen (architetto corresponsabile), Kati Murtola, Carolin Franke, Karoliina Hoppu
- Progettazione interni:
- Noora Liesimaa (responsabile interni), Paula Salonen
- Strutture:
- A-insinöörit
- Impianti:
- Granlund
- Consulenza impianti scenici:
- BlueNode
- Acustica:
- Akukon
- Progettazione paesaggistica:
- Nomaji Landscape Architects
- Impresa edile:
- Haahtela
- Committente:
- Kiinteistö Oy Kaapelitalo
- Fase di progetto e costruzione:
- 2016-2022