Il 3 ottobre apre la Lisbon Architecture Triennale 2019, ormai giunta alla quinta edizione. Dal 2007 la manifestazione è indiscutibilmente cresciuta, in particolare dopo l’edizione del 2016 – “The Form of Form” curata da André Tavares (1976) e Diogo Seixas Lopes (1972-2016) – con la quale si è espansa, raggiungendo, oltre agli specialisti del settore, un pubblico più allargato.
Quest’anno è l’architetto, teorico ed educatore Éric Lapierre (1966) a guidare l’evento come curatore: la proposta ha avuto la meglio su 48 proposte da 16 paesi diversi. Lapierre è affiancato dalla squadra con il quale ha presentato la proposta alla call, ovvero quella del corso Architecture & Experience della facoltà di Architettura di Marne-la-Vallée, oggi Paris-Est: il filosofo Sébastien Marot, Ambra Fabi e Giovanni Piovene (PioveneFabi), Fosco Lucarelli e Mariabruna Fabrizi (Socks Studio e Microcities), Laurent Esmilaire e Tristan Chadney. Il team ha lavorato quasi tre anni al tema di “The Poetics of Reason”, che si lega alla ricerca disciplinare di Architecture & Experience, e che promette di essere corposa e consistente.
La mostra principale, “Economy of Means” dell’architetto francese sarà affiancata quindi da altre quattro mostre, in cinque diverse sedi: a seguire troverete cosa ci aspettiamo di vedere in queste cinque sedi.
Il programma è arricchito da una serie di eventi collaterali; fra i premi invece, il Lifetime Achievement Award a Denise Scott-Brown.
Cosa ci aspetta alla Lisbon Architecture Triennale 2019
Domus presenta la quinta edizione dell’evento dal titolo “The Poetics of Reason”, curata da Éric Lapierre con Sébastien Marot, Mariabruna Fabrizi, Fosco Lucarelli, Ambra Fabi, Giovanni Piovene, Laurent Esmilaire e Tristan Chadney.
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- Giulia Ricci
- 03 ottobre 2019
Economy of Means
Curata da Éric Lapierre
MAAT – Central Tejo
La mostra del chief curator tratta la possibilità di un’architettura razionale, realizzata attraverso un’economia dei mezzi, di fronte alla consapevolezza che le risorse (di tutti i generi) che vanno esaurendosi. La mostra si focalizza sulle migliori risposte progettuali – sia storiche che contemporanee – a questa condizione globale, il cui risultato produce bellezza.
Agriculture and Architecture: Taking the Country’s Side
Curata da Sébastien Marot
CCB – Garagem Sul
Il filosofo propone un parallelo fra la disciplina dell’architettura e quella dell’agricoltura. Presupposto della mostra è che la disciplina architettonica possa imparare dalla permacoltura, metodo di progettazione delle colture che simula il funzionamento degli ecosistemi naturali, suggerendo una possibilità di conciliazione fra naturale e artificiale.
Inner Space
Curata da Mariabruna Fabrizi e Fosco Lucarelli
MNAC – National Museum of Contemporary Art
La mostra tratta della relazione fra immaginazione e pensiero razionale in architettura, a parire dalla ricerca del duo di architetti italiani di Socks Studio. La sedimentazione e l’uso dell’immaginario, sia nella sua dimensione invididuale sia collettiva, definiscono il territorio che Fabrizi e Lucarelli indagano nella mostra, sia attraverso riferimenti storici come Lina Bo Bardi e Aldo van Eyck, sia con esempi contemporanei come i francesi Bruther e Forensic Architecture.
What is Ornament?
Curata da Ambra Fabi e Giovanni Piovene
Culturgest
L’ornamento è il tema centrale dell’esibizione del duo milanese di PioveneFabi. La forma interrogativa del titolo probabilmente inganna, nel suo sembrar preannunciare un’intenzione più evocativa che analitica. “What is Ornament?” si divide in sei stanze e sei sezioni, che coprono il tema dell’ornamento dalla sua accezione più costruttiva alla dimensione del fenomeno ambientale, arrivando nell’ultima sezione a leggere lo stesso progetto urbano come ornamento. Anche qui la lettura del tema è guidata da esempi e materiali storici e contemporanei, da Alison e Peter Smithson a De Vylder Vinck Taillieu e Christ & Gantenbein.
A metà mostra, a fare da cerniera, la proiezione del film “Ornamento e Delitto” (1973) di Aldo Rossi, Gianni Braghieri e Franco Raggi. Il restauro della pellicola è stato sostenuto dalla Fondazione Aldo Rossi e dalla Cineteca di Bologna per l’occasione, e verrà proiettata a Lisbona in anteprima mondiale.
Natural Beauty
Curata da Laurent Esmilaire e Tristan Chadney
Sinel de Cordes Palace
La mostra vuole essere una riflessione sulla razionalità della costruzione e di come questa possa costituire in sé una forma di bellezza o, quantomeno, un parametro condiviso per la comprensione dell’architettura. La mostra traccia una genealogia di progetti, che parte dalla storia dell’architettura e arriva ai progetti degli studenti selezionati per il premio Universities Competition Award dalla Triennale di Lisbona.
- Lisbon Architecture Triennale 2019, The Poetics of Reason
- 3 ottobre - 2 dicembre 2019
- Éric Lapierre
- Sébastien Marot, Ambra Fabi, Giovanni Piovene, Fosco Lucarelli, Mariabruna Fabrizi, Laurent Esmilaire, Tristan Chadney