Un’operazione “di rammendo”, così l’alumnus del Politecnico di Milano, il Senatore-architetto Renzo Piano, ha descritto il progetto regalato all’ateneo durante la presentazione tenutasi la settimana scorsa. La riqualificazione del Campus ha l’ambizione di razionalizzare le relazioni con il quartiere di Città Studi e Milano stessa, riconnettendo le aree verdi limitrofe, fra cui il parco della piscina Romano e piazza Leonardo da Vinci.
Renzo Piano incontra Gio Ponti: in corso i lavori al Campus PoliMi
La riqualificazione del Campus Leonardo, sede della scuola di architettura, mira a “ricucire” il rapporto con il quartiere e la città.
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- Giulia Ricci
- 05 marzo 2019
- Milano
- Renzo Piano, Ottavio Di Blasi con Ottavio di Blasi & Partners, Area Tecnica Edilizia del Politecnico di Milano
- 12.200 mq
- campus universitario
- 2020
L’operazione, nelle parole di Piano, si propone di “mettere ordine, ripulire e liberare, invece di aggiungere” creando un sistema fra gli edifici di pregio presenti nel sito, di Gio Ponti, Piero Portaluppi e Vittoriano Viganò. La porzione del Campus verso via Bonardi – i cui edifici poggiano a un piano ribassato di tre metri rispetto al livello della strada – è quella che sta subendo le trasformazioni maggiori, in prossimità degli edifici pontiani denominati Nave e Trifoglio.
Il rapporto con gli edifici storici e la creazione di un sistema del verde, verrà implementato verso via Bonardi realizzando una sorta di “piazza cablata”, per far sì che gli studenti possano lavorare anche all’aperto. In questo spazio saranno piantati 130 alberi, a completamento dei tre nuovi edifici adiacenti: il primo di quattro piani, dedicato alle aule per i laboratori di disegno e progettazione che sostituisce il Sottomarino, sempre di Ponti, e due edifici a un piano, dove troveranno posto ulteriori spazi per la didattica e un grande laboratorio modelli. Le coperture di questi ultimi due edifici saranno calpestabili, permettendo così di non perdere superficie utile. Complessivamente questi edifici aumentano di 4.200 mq l’area a disposizione di studenti e servizi didattici, mentre la rifunzionalizzazione del parterre di 8.000 mq, prima destinato a parcheggi, costituirà un sistema con il patio dell’edificio di Viganò, nella cornice di una connessione con la sede dell’ateneo oltre via Bonardi.
Piano ha condiviso i dettagli del progetto in occasione della conclusione dei lavori di demolizione e l’inizio della costruzione del Campus della scuola di architettura, in un incontro con il rettore Ferruccio Resta, l’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune Pierfrancesco Maran, e l’architetto del progetto preliminare e definitivo, Ottavio di Blasi. Al loro fianco i rappresentanti delle istituzioni che hanno contribuito al finanziamento del progetto, ovvero il vice presidente della Regione Fabrizio Sala e il direttore generale della Fondazione Cariplo, Sergio Urbani.
In maniera congiunta i presenti hanno poi lanciato una campagna di foundraising che – precisano – non è da intendere come donazione ma come atto di partecipazione alla trasformazione del Politecnico e della città, una scommessa sul futuro. Un futuro sorprendentemente imminente dato che si prevede che la prossima primavera si terranno già le prime lezioni; ciò pare sia reso possibile grazie a un sistema costruttivo che utilizza gli stessi componenti per le nuove costruzioni e per gli spazi aperti e che, una volta arrivati in cantiere, sono semplicemente assemblati.
È stato il riaccorpamento delle due facoltà di Architettura di Leonardo e Bovisa negli spazi della prima, ad evidenziare la necessità di un ripensamento della sede. L’idea di Piano si è consolidata nelle fasi di progettazione preliminare e definitiva dello studio di Ottavio Di Blasi e nel contributo decisivo del progetto architettonico, delle strutture e degli impianti dell’Area Tecnica Edilizia del Politecnico stesso. Come per il Ponte Morandi di Genova quindi, l’alumnus e senatore Piano pone tempistiche ambiziose al progetto: “sono cresciuto nei cantieri di mio padre, e credo che i cantieri siano magia. Costruire è pace, una promessa di futuro”.