Questo articolo è apparso originariamente su Domus 1026, luglio/agosto 2018.
Dante Bini, La Cupola, Costa Paradiso, Sardegna
Nel 1968 Dante Bini incontra Monica Vitti e Michelangelo Antonioni: inizia così la storia di un’architettura. Da Domus 1026, luglio/agosto 2018.
View Article details
- Giulia Ricci
- 09 luglio 2018
- Costa Paradiso, Sardegna
Nel 1964 Michelangelo Antonioni e Monica Vitti sono sull’isola di Budelli, nell’arcipelago della Maddalena, per girare una scena di Deserto Rosso. In quegli stessi anni, Dante Bini sviluppa Binishell, un ingegnoso brevetto per realizzare delle semi- sfere in cemento armato partendo da materiali posati a terra e sollevati con la sola pressione dell’aria.
L’incontro fra Bini e Vitti avviene a Cortina d’Ampezzo nell’inverno del 1968 e porterà alla costruzione della Cupola, una residenza per la coppia Vitti-Antonioni sulla Costa Paradiso, nel Nord della Sardegna. Il regista e l’attrice pongono la riservatezza assoluta sul progetto come condizione per l’incarico. La richiesta di Antonioni all’architetto è quella di progettare uno spazio ‘tridimensionale’, permeabile al sole che tutt’attorno secca la terra, alla pioggia che sprigiona gli odori della macchia, al rumore del mare che insiste sulle raggrinzite rocce rosse della costa.
A cavallo fra il 1969 e il 1970 i due si ritrovano periodicamente in loco per lavorare sul modello in scala e saggiare la reazione delle soluzioni spaziali alle specificità del contesto. Si configurano così l’apertura sulla sommità del guscio – rivestito d’intonaco misto alla polvere delle rocce locali – il patio sottostante, i passaggi sospesi e la scala in granito rosso che domina la zona giorno.
Ne risulta un’architettura ambientale connotata da un interno che, in virtù dell’apertura verso il cielo e verso il paesaggio, rifiuta la sua condizione. I lavori terminano nel 1971, quando ormai la relazione fra Vitti e Antonioni si sta esaurendo. I due finiscono così per frequentare la villa separatamente, con i loro nuovi amori e amici.
In parte, è stata proprio la condizione di accettazione dell’incarico imposta a Bini a condanna-re l’opera all’oblio. In tempi più recenti la Cupola è stata vincolata dalla Soprintendenza locale, ma negli anni l’intonaco ha ceduto al maestrale, il calcestruzzo alla salsedine. La casa rimane però salda sulla costa, testimone degli eventi che l’han-no generata, ma sono rimasti celati agli occhi dei più. Un monumento silenzioso alla storia delle persone che hanno vissuto lì.
- La Cupola
- Costa Paradiso, Sardegna, Italia
- Studio di Architettura Dante Bini & Associati
- Monica Vitti e Michelangelo Antonioni
- Dante Bini
- Impresa Edile Pola
- 1971