L’originale progetto di OMA per la Fondazione Prada di Milano giunge a compimento con l’aggiunta della nuova Torre, un edificio che si propone come interlocutore tra passato e presente. Con i suoi 60 metri d’altezza, la torre bianca – che è collegata al Deposito tramite un contrafforte di cemento che nasconde un ascensore panoramico – sovrasta l’intero complesso architettonico. Composto di nove piani, sei dei quali saranno dedicati a mostre, l’edificio offre una superficie totale di più di 2.000 metri quadrati.
Progettato per ospitare installazioni artistiche di grandi dimensioni, ogni piano è pensato come uno spazio a sé, con le proprie specificità. E quindi, mentre metà dei livelli si sviluppano su una pianta trapezoidale, i rimanenti adottano una forma rettangolare. Tale fluidità non solo conferisce alla Torre la sua caratteristica facciata, ma permette delle abili variazioni di altezza nei soffitti – che vanno dai 2,7 metri del primo piano agli otto del nono.
Grazie a questa alternanza di piani, la facciata della Torre sfrutta al meglio il sole di Milano – con affacci a nord, est e ovest – mentre l’ultimo livello gode della luce zenitale. Oltre agli ampi spazi espositivi, l'edificio presenta anche tre ritrovi gastronomici: un ristorante, un’ampia terrazza panoramica e un rooftop bar. Quasi come una metafora dell’intero complesso architettonico – che non può essere catturato in una singola immagine – la torre bianca è frammentata e plurale. Come spiega Rem Koolhaas, “la complessità del progetto architettonico contribuisce allo sviluppo di una programmazione culturale aperta e in costante evoluzione”.