Bruce Goff, uno dei più originali architetti della sua generazione, realizzò in California solo pochi progetti. Uno di essi è anche l’ultimo cui lavorò, completandolo nel 1982, appena prima della morte. Progettata per l’ingegnere aeronautico Al Struckus, la residenza familiare di Woodland Hills, a Los Angeles, è un’alta struttura cilindrica. Dall’esterno la casa spicca per le finestre di ispirazione futurista, che sembrano creature aliene o espressioni di pura bellezza appartenenti al mondo naturale, che era la principale fonte d’ispirazione di Goff. Nella casa si entra da un’imponente porta rotante di legno, con al centro una bella vetrata composita.
Nel suo ultimo progetto residenziale Goff perseguì il suo ideale di architettura naturale e organica, sulla spinta della sua infinita fantasia e della sua inesauribile magia formale. Alla fine degli anni Venti Goff era un importante architetto dell’Oklahoma. Sull’ispirazione di Frank Lloyd Wright e della sua concezione dell’architettura organica Goff si spinse oltre, elaborando un suo stile personale efficacemente espressivo. Partito all’inizio della carriera dall’influsso dell’Art Nouveau e dell’Art Déco, Goff adottò nel corso degli anni Quaranta un suo stile personale in perenne trasformazione. Costruì case che erano collage di materiali e forme espressive. Decine delle sue case vennero costruite con componenti naturali, oggetti ready-made e dinamiche decorazioni. Uno dei suoi più celebri progetti, la casa Bavinger, terminata a Norman nel 1955, purtroppo è stata demolita l’anno scorso.
Ma la casa per Al Struckus ha un destino migliore. Ne è proprietario un appassionato che ne apprezza l’architettura, e si è affidato alla supervisione dell’architetto Bart Prince, l’allievo prediletto di Goff che completò alcuni dei suoi ultimi progetti. Collaborò con Struckus per terminare la casa per i dieci anni successivi alla morte dell’architetto.
Goff concepiva sempre le sue case come una simbiosi di soluzioni costruttive generali e di precisi particolari decorativi, e così fece anche nella casa per Al Struckus. La casa ha quattro piani. Mentre il piano terreno contiene solo una zona d’ingresso e un piccolo ripostiglio, al primo e al secondo piano l’architetto creò uno spettacolare paesaggio organico. Pavimenti curvi e spazi a doppia altezza danno l’impressione di una caverna artificiale. Oltre allo spettacolare oculo sulla scala, l’architetto progettò anche una serie di finestre più piccole in un dinamico schema a griglia, che crea un bel mosaico di luce e spazio.
La casa è uno dei pochi progetti costruiti di Goff, contraddistinto dall’impostazione verticale. Ciò nonostante la casa è molto ben costruita ed è già sopravvissuta ad alcuni terremoti. Goff introdusse nel progetto anche qualche sorpresa. La pianta della casa, vista dall’alto, prende la forma di una tartaruga. È un documento dell’importanza dominante della natura come fonte d’ispirazione per Goff.