Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1020, gennaio 2018
Che cosa rende queste case così diverse, così attraenti?
Su Domus 1020, Pezo von Ellrichshausen (Mauricio e Sofia), presentano due case in Cile. Leggi qui un estratto dell’articolo.
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- Pedro Gadanho
- 25 gennaio 2018
Fin dal primo sguardo ai più recenti lavori di Pezo Von Ellrichshausen, le case Loba e Rode, mi è venuto in mente il titolo dell’iconico collage presentato nel 1956 da Richard Hamilton nella mostra di Peter e Allison Smithson “This is Tomorrow”. Questo non perché ci sia una migrazione di connessioni formali o di influenze oscure da Just what is it that makes today’s homes so different, so appealing? di Hamilton al lavoro dell’ancora giovane coppia di architetti cileni: la verità è che in precedenza avevo già carpito questa domanda per un saggio sull’innegabile fascino degli architetti dell’ultima generazione.
E ora la sorpresa di un altro raffinato lavoro di Maurizio e Sofia – nel quale due spazi domestici sono costruiti intorno a elementi minimali come una scalinata (nella casa Lobe) e una corte (nella casa Rode) – ha riattivato nel mio cervello la medesima sinapsi. Insomma, ho pensato, cosa ha fatto sì che questi nuovi progetti accrescessero il particolare e trasversale fascino che questa prodigiosa coppia esercita sul mondo dell’architettura?
- Casa Loba
- Coliumo, Cile
- casa unifamiliare
- Mauricio Pezo, Sofia von Ellrichshausen
- Diego Perez, Thomas Sommerauer, Teresa Freire, Beatrice Pedroti, Wiktor Gago
- Peter Dechent
- Marcelo Valenzuela, Daniel Garrido
- Carvajal & Cabrer
- 70 mq
- 2017
- Casa Rode
- Chonchi, Cile
- casa unifamiliare
- Mauricio Pezo, Sofia von Ellrichshausen
- Diego Perez, Findlay Barge, Caitlyn Flowers, Victoria Bodevin
- Luis Mendieta
- Marcelo Valenzuela, Daniel Garrido
- Ricardo Ballesta
- 200 mq
- 2017