In occasione della 32ma Biennale di San Paolo, lo studio portoghese Fala Atelier ha installato una galleria d’arte temporanea in un giardino della Serralves’ Foundation. La richesta della committenza era vaga e aperta alle interpretazioni. Una follia, come la parola stessa suggerisce, è un edificio stravagante, frivolo o irreale, pensato più come espressione artistica che per ragioni funzionali. Il padiglione realizzato da Fala invece unisce stravaganza e funzionalità. Attraverso un linguaggio polifonico è allo stesso tempo un tempio, una struttura temporanea e un gioco, neoclassico e postmoderno.
Il padiglione di Fala Atelier unisce stravaganza e funzionalità
La struttura temporanea realizzata da Fala Atelier in occasione della 32ma Biennale di San Paolo è un pastiche architettonico giocoso e riflessivo.
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- 16 ottobre 2017
- San Paolo
- Fala Atelier
- padiglione
- 2017
Una struttura razionale racchiude un volume cubico. La chiara metrica degli elementi di legno ha delle eccezioni nelle proporzioni delle aperture. Un basamento annulla l’inclinazione del terreno e facilita la costruzione del padiglione. Due elementi rotondi di marmo nero segnano gli ingressi, mentre una trave rossa attraversa lo spazio interno. All’interno dell’edificio cinque sedie a sdraio offrono un senso di domesticità incerto che contrasta la monumentalità della costruzione. La follia è una combinazione di pragmaticità e ironia. Una composizione in cui ogni elemento ha il suo valore, complementare e contraddittorio. La proiezione di un film di Priscila Fernandes, che tratta i temi della contemplazione e del tempo libero, è messa in dialogo con il parco. Forse la follia è per il linguaggio architettonico quello che per Fernandes è il tempo libero: un pastiche giocoso e riflessivo.
- Serralves’ Pavilion
- padiglione
- Fala Atelier
- Filipe Magalhães, Ana Luisa Soares, Ahmed Belkhodja, Rute Peixoto, Elisa Sassi, Paulo Sousa
- J Sousa Teixeira
- 2017