Il progetto prevede la ristrutturazione di una moschea di 100 mq. Lo spazio di muratura portante è caratterizzato da volte a crociera. Sulla struttura del Diciottesimo secolo viene innestato un minareto, un elemento simbolico e riconoscibile. Il parcheggio antistante è stato trasformato in una piazza pubblica, con una fontana, sedute, uno spazio per le abluzioni e un nuovo albero di fico che crea ombra.
Moschea in Libano
Lo studio newyorkerse L.E.FT ha ristrutturato una moschea in Libano, inserendo un volume effimero che segna l’ingresso della moschea e mette in connessione lo spazio della piazza con gli interni.
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- 20 dicembre 2016
- Moukhtara
Muovendosi intorno alla moschea, i nuovi innesti sembrano scomparire mentre appaiono due parole (Allah e Insan), formate anch’esse da placche di metallo. La loro giustapposizione parla dell’umanità come parte integrante nel rapporto con Dio, che è posto in una nuova dialettica, richiamando la tradizione umanista e moderata dell’Islam.
Guardate da una prospettiva obliqua, la successione delle piastre di acciaio che formano la nuova struttura generano un volume pieno. Guardate frontalmente, invece, con il loro profilo sottile quasi scompaiono e si mescolano allo sfondo storico.
Piuttosto che ricreare la tradizionale composizione architettonica della moschea – con cubo, cupola e minareto – il progetto prova a offrire un’interpretazione originale della tipologia, inserendo un elemento effimero all’interno del volume di muratura. Il gioco di forme concave e convesse della nuova struttura abbraccia anche la piazza e la collega con gli spazi per la preghiera, di solito chiusi ermeticamente. Il progetto per la moschea è la celebrazione dell’ethos moderno e si rifierisce al concetto di astrazione e di effimero, ponendosi in continuità con la tradizione umanista dell’Islam. Questo progetto è parte del conflitto culturale contro l’Islam radicale, credendo fortemente che l’architettura possa essere un arma.
Moschea Amir Shakib Arslan, Moukhtara, Libano
Tipologia: moschea
Architetti: L.E.FT Architects – Makram el Kadi and Ziad Jamaleddine
Team di progetto: Gentley Smith (capo progetto), Rafah Farhat, Elias Kateb, Alex Palmer, Nayef al Sabhan, Tong Shu, Shun-Ping Liu
Ingegneria: Antoine Bou Chedid
Design illuminazione: Maurice Asso- Hilights
Impresa: ACON
Artisti: Lawrence Abu Hamdan e Nisrine Khodr
Superficie: 100 mq
Completamento: 2016