Openfabric e Dmau hanno realizzato un parco urbano a L’Aia, con l’intento di affiancare il mondo naturale e l’ambiente costruito. Il progetto è caratterizzato da una parte esterna ‘urbana’ e una parte interna di natura ‘selvaggia’, contenendo entrambe svariati elementi di gioco.
Into the wild
Openfabric e Dmau hanno realizzato un parco giochi basato sulla distinzione tra spazio costruito e natura selvaggia, dando la possibilità ai bambini di muoversi in continuazione tra uno e l’altra.
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- 15 settembre 2016
- L’Aia
La zona perimetrale, più formale, è uno spazio per lo sport e i giochi di squadra, mentre nella parte interna i bambini sono incoraggiati a costruire, smontare e ricostruire, usando materiali naturali. “Giocare significa trovare il proprio posto nel mondo, dandogli un senso. Il nostro progetto vuole affiancare due realtà molto diverse tra loro”, spiegano gli architetti.
Il ‘nastro’ che divide le due aree avvolge e protegge la parte interna, generando nuovi stimoli per il gioco. Questo elemento funziona proprio come una soglia di passaggio dove i bambini possono muoversi liberamente tra natura e cemento: un’esperienza fondamentale che al momento manca in gran parte delle aree urbane.
Into the Wild, L’Aia, Paesi Bassi
Architetti: Openfabric, Dmau
Team di progetto: Francesco Garofalo, Daryl Mulvihill, Barbara Costantino
Committente: Municipio de L’Aia, Richard Krajicek Foundation
Consulenza: Arcadis
Area: 5.100 mq
Completamento: 2015