Van Pelt riporta una citazione dello storico Nikolaus Pevsner che, a riguardo dei campi di sterminio e dell’Olocausto, ha detto “the less said, the better” (“meno se ne parla, meglio è”). Sicuramente, la generazione che ha vissuto quel periodo ha voluto parlare il meno possibile del dramma dell’Olocausto. Purtuttavia la Biennale di Aravena ha posto come tema centrale il ruolo sociale dell’architettura e soprattutto la conoscenza e la condivisione delle esperienze. Con la Evidence Room si condivide quindi il dramma delle camere a gas, si porta a conoscenza anche il tentativo di negarne l’esistenza, ma soprattutto si riflette sulla responsabilità morale ed etica del fare architettura.
Affrontando il punto estremo a cui può arrivare il senso etico legato all’architettura, cioè offrire le proprie competenze professionali per un crimine, la Evidence Room non si aggiunge al coro di coloro che intendono mantenere vivo il ricordo, ma incarna essa stessa il dramma di Auschwitz.