Ospitato in un grande magazzino di seicento metri quadrati, storicamente utilizzato come deposito di carta, lo spazio è stato spogliato e ridotto ai minimi termini. I timpani del tetto in legno sono mantenuti intatti e completamente visibili, mentre il pavimento è stato finito in cemento e resina, creando una superficie liscia e opaca.
L’esecuzione minimalista delle dodici case che occupano lo spazio centrale del magazzino si ispira alle strutture dei villaggi dei paesi caldi – dove le case squadrate sorgono una accanto all’altra, creando un fascino intimo e caotico che si relaziona alla scala umana.
Con l’imponente mole dei volumi in uno spazio coperto il visitatore ha la sensazione di trovarsi in un paesaggio urbano e con pochi, sobri, riferimenti a note strutture, Norm Architects è riuscito a creare un dialogo tra interno ed esterno senza l’utilizzo delle solite trasparenze in facciata.
Le case hanno un linguaggio architettonico comune ma differiscono per dimensione e funzione. Alcune case sono come torri, altre hanno finestre e porte, scale interne e una terrazza panoramica, altre ancora sono quasi come sculture astratte senza dettagli architettonici riconoscibili. Alcuni dei padiglioni hanno funzioni definite – uno ospita una cucina, alcuni sono sale riunioni o depositi, ma la maggior parte di essi sono spazi flessibili, aperti al cambiamento.
The Village on Paper Island, Copenhagen
Tipologia: showroom
Architetti: Norm.Architects
Area: 1.000 mq
Completamento: 2014