Parliamo di Estudio SIC e della piattaforma di condivisione VIC. Di che cosa si tratta e che legame esiste tra loro?
Estudio SIC è un ufficio di architettura che elabora i suoi progetti prestando particolare attenzione alla realizzazione dello spazio pubblico. Questo modo di agire invade molteplici ambiti: domestico, urbano, del paesaggio e del territorio. La dimensione collettiva plasma l'architettura che proponiamo e poi costruiamo. È struttura pura. VIC, il Vivero de Iniciativas Ciudadanas è una piattaforma aperta basata sulla partecipazione, che raccoglie esperienze innovative di collaborazione urbana. Queste nuove forme d'interazione possiedono le caratteristiche di trasformare e dissolvere i limiti dello spazio pubblico così come lo intendiamo, rendendolo flessibile e adattabile. Il Vivero è un DO-Tank, che osserva, traccia e produce una serie di connessioni critiche tra le pratiche emergenti e informali che caratterizzano l'architettura e la città. Il team di Estudio SIC lavora in uno spazio diafano all'ultimo piano di un edificio adiacente al Mercado de Antón Martín, che prende il nome dal quartiere popolare in cui è situato. Mercado Abierto, è un progetto che prevede la ristrutturazione dello storico edificio del mercato di quartiere attraverso un processo di partecipazione e condivisione che coinvolge clienti pubblici e privati, insieme con i proprietari dei singoli spazi di vendita.
Nelle dinamiche tradizionali di progetto come risposta a una necessità (rapporto pubblico/privato), s'inseriscono alcuni fenomeni emergenti che riportano alla luce modelli in disuso e presuppongono un miglioramento della gestione dello spazio e delle sue condizioni. Mercado Abierto è un processo di rafforzamento delle comunità che ruotano intorno ai mercati tradizionali e che sono in grado di provvedere a una serie di servizi per il quartiere e la collettività. Questi mercati, situati in punti nevralgici della città, costituiscono un'autentica "rete sociale" che educa, unisce e alimenta i cittadini. Il lavoro comincia dalla base, con le comunità di commercianti, i clienti, con i rappresentanti delle attività situate nelle vicinanze e con le amministrazioni. Questo processo si trasforma in un incontro di partecipazione collettiva, dove si esprimono i bisogni dei cittadini, identificando le possibilità esistenti, con l'obiettivo di porre le basi per la realizzazione di soluzioni partecipative.
Questi progetti propongono una metodologia middle-out. Non è né top-down, né bottom-up. Rispetto alla completa libertà di azione di cui godono alcuni progetti, da una parte, e l'estremizzazione del concetto di democrazia top-down dall'altra, il middle-out propone un approccio differente, dove la proposta dei cittadini e la mediazione con le amministrazioni convivono simultaneamente, alla ricerca di un nuovo modello di governance sostenibile. Greenvia, per esempio, è uno spazio che visualizza agenti, risorse e modelli di amministrazione dell'ambiente urbano. Mach Mann Heim propone un cambio da un modello di partecipazione tradizionale, a uno che permette ai cittadini di essere protagonisti durante tutto il processo decisionale. Queste metodologie sono più complesse delle tradizionali ma, a lungo andare, offrono un risultato più responsabile. Attraverso qualcosa che definiamo come "responsabilità reciproca", si rafforza il sentimento di appartenenza al luogo, al processo e all'obiettivo.
Il cambiamento, nell'architettura e nella città, è garantito dalle iniziative pubbliche. VIC è un esempio di tutto questo. In questo senso, l'esperienza ci insegna che oggi non possiamo permetterci d'immaginare scenari utopici. Al contrario, è nostro dovere soddisfare e prenderci cura di questi processi collettivi in grado di proporre un'architettura più rispettosa nei confronti della città. È quello che fanno SIC e VIC: imparano l'uno dall'altro, introducendo nuovi valori per proporre progetti in sintonia con i bisogni reali dei cittadini.